E quelli dissero: “Tu ci hai salvato la vita” Ci sia dato di trovare grazia agli occhi del mio signore, e saremo schiavi del Faraone”. (Genesi 47:25)

Poiché Dio si mosse attraverso la saggezza e l’azione coraggiosa di Giuseppe, il faraone d’Egitto ebbe molto grano durante sette anni di terribile carestia. Nei primi anni, la gente vendette tutto ciò che aveva per comprare questo grano. Prima che la carestia finisse, vendettero la loro terra e accettarono pesanti tasse in futuro per ottenere il grano di cui avevano bisogno per sopravvivere (Genesi 47:23-24).

Schiavi Grati a Dio

A quei tempi, un quinto, ovvero il 20%, era considerato una tassazione pesante. Infatti, le persone affamate che accettavano tasse del 20% pensavano che quelle cifre li rendesse servi o schiavi del Faraone. Molte persone nel mondo occidentale oggi sarebbero entusiaste di essere tassate “solo” del 20%. Secondo alcune fonti, una persona media negli Stati Uniti può aspettarsi di pagare più del 33% del proprio reddito in tasse nel corso della propria vita, e la maggior parte delle aliquote fiscali in Europa sono significativamente più alte.

Tuttavia, ai tempi di Giuseppe e dell’antico Egitto, la gente pensava che fosse un buon affare pagare il 20% di tasse per il resto della loro vita. Perché pensavano che fosse un buon affare? Perché riconoscevano che il Faraone e il suo grano avevano salvato loro la vita.

Perché erano disposti a diventare schiavi del Faraone? Perché lui era, umanamente parlando, il loro salvatore. Lui e il suo grano li avevano salvati, avevano preservato le loro vite. Se non fosse stato per il grano che Giuseppe aveva saggiamente immagazzinato a causa dell’interpretazione divina del sogno del Faraone, le strade d’Egitto si sarebbero riempite dei corpi avvizziti degli affamati e dei morti. Non c’era altro cibo da trovare in tempo di carestia. Ricevere il grano del Faraone era l’unico modo per vivere. Dopo aver ricevuto il cibo del faraone, la gratitudine li portò a servire umilmente colui che aveva salvato le loro vite.

Caro fratello o sorella credente, vedi l’analogia con il tuo rapporto con Dio?

Con la sua morte sacrificale e la sua vittoriosa risurrezione, Gesù Cristo ha salvato tutti coloro che hanno riposto la loro fiducia in Lui. Senza Gesù erano perduti e destinati alla separazione eterna da Dio. Non c’è altro modo per entrare in una giusta relazione con Dio. Vi è infatti un solo Dio, ed anche un solo mediatore tra Dio e gli uomini: Cristo Gesù uomo (1 Timoteo 2:5).

Considerando tutto ciò che Gesù ha fatto per noi, è logico che lo serviamo con gratitudine.

Le persone fecero questo accordo con Giuseppe sperando di trovare grazia agli occhi di Giuseppe e del Faraone. Questo indica una verità meravigliosa per tutti coloro che hanno riposto la loro fiducia in Gesù Cristo. Egli non solo salva la nostra vita (Tu ci hai salvato la vita), ma ci dà anche la Sua grazia.

Nelle ricchezze della grazia di Dio, Egli fa più che salvare il credente. In Gesù, Dio poi solleva il credente a un luogo di grazia e benedizione.

Non c’è da stupirsi che siamo schiavi grati a Dio!