Saulo intanto, spirando ancora minacce e strage contro i discepoli del Signore, si recò dal sommo sacerdote, e gli chiese lettere per le sinagoghe di Damasco affinché, se avesse trovato alcun seguace della Via, uomini e donne, li potesse condurre legati a Gerusalemme. (Atti 9:1-2)

Abbiamo visto Saulo l’ultima volta in Atti 8:3, dove si dice che fece scempio della chiesa, entrando in ogni casa, e trascinando via uomini e donne, facendoli imprigionare. L’immagine di Saulo qui in Atti 9 è di un uomo arrabbiato e violento assolutamente convinto della propria rettitudine. Saulo spirava ancora minacce e strage contro i discepoli del Signore. Nota che Saulo odiava i discepoli del Signore.

Diretto a Damasco

Quest’uomo arrabbiato si recò dal sommo sacerdote per ottenere l’approvazione per ulteriori attacchi. Saulo compie la sua opera di persecuzione sotto la diretta approvazione delle massime autorità religiose. Chiese e ricevete dal sommo sacerdote lettere che autorizzavano la sua missione.

Il sommo sacerdote qui menzionato era Caifa. Nel dicembre 1990 è stato scoperto a Gerusalemme un ossario (una scatola di ossa). Era inscritto con il nome di questo Caifa e datato decisamente a questo periodo. All’interno sono stati scoperti alcuni dei resti di un uomo di 60 anni, che molti ricercatori ritengono fosse lo stesso Caifa. Se è vero, questi sono i primi resti fisici (come ossa e ceneri) di una persona specifica menzionata nel Nuovo Testamento.

Qui Saulo continuò e ampliò quest’opera fino alla città di Damasco, a circa 130 miglia o 210 chilometri a nord-est di Gerusalemme, un viaggio di sei giorni in tutto. Saul era disposto a sacrificarsi per attaccare i cristiani. La sua intenzione era quella di recarsi a Damasco, cercare alcun seguace della Via, cioè quelli che erano discepoli di Gesù. Questo dimostra che a Damasco c’era una comunità cristiana abbastanza grande di cui preoccuparsi. Il cristianesimo – la Via – si stava diffondendo ovunque.

Molti anni dopo, Saul si ricordò dei suoi giorni da persecutore. In Filippesi 3:6, Saulo (Paolo) menziona come il suo zelo lo rese un persecutore. In Galati 1:13, Paolo aggiunse di più riguardo al suo passato: Avete infatti udito quale fu un tempo la mia condotta nel giudaismo, come perseguitavo con grande ferocia la chiesa di Dio e la devastavo.

Molti di voi sanno come è andata a finire questa storia. Quest’uomo arrabbiato e violento che odiava i cristiani e il Messia che servivano, alla fine divenne lui stesso un cristiano. Quello che leggiamo qui in Atti 9:1-2 ci ricorda che Saulo non stava cercando Gesù quando Gesù lo cercò. Potremmo dire che Saulo fu deciso contro Gesù quando Gesù decise per Saulo.

Spero che tu abbia deciso “per” Gesù – che ti sei pentito e hai creduto, e hai riposto la tua fiducia in chi è Gesù e in cosa ha fatto per salvarti per ora e per l’eternità. Ricorda solo che puoi decidere per Gesù solo perché Lui ha deciso per te prima; che puoi amarlo solo perché Egli ha amato te per primo, anche se hai peccato grandemente contro di Lui come fece Saulo. Il suo amore è così potente.