Matteo 28 – Il Signore Gesù Risorto e il Suo Mandato
A. Il Gesù risorto.
1. (1-3) Maria Maddalena e Maria di Betania incontrano un angelo al sepolcro.
Ora, alla fine del sabato, all’alba del primo giorno della settimana, Maria Maddalena e l’altra Maria andarono a vedere il sepolcro. Ed ecco, si fece un gran terremoto, perché un angelo del Signore, sceso dal cielo, venne e rotolò la pietra dall’apertura del sepolcro e si pose a sedere su di essa. E il suo aspetto era come di folgore e il suo vestito bianco come la neve.
a. Maria Maddalena e l’altra Maria andarono a vedere il sepolcro: Andarono a terminare la preparazione del corpo di Gesù, che era stata interrotta a motivo del sabato (Luca 24:1-3). Perciò, alla fine del sabato, la domenica (il primo giorno della settimana) si recarono al sepolcro, certe di trovarvi il cadavere di Gesù.
b. Si fece un gran terremoto: Solo Matteo accenna a questo terremoto. Non è stato il terremoto a far rotolare via la pietra; semmai è stato il rotolamento angelico della stessa a provocare il terremoto.
i. “La terra ha tremato sia alla passione di Cristo che alla Sua resurrezione; prima, per mostrare che non poteva sopportare la Sua sofferenza; poi, per mostrare che non poteva ostacolare la Sua resurrezione.” (Trapp)
ii. Alcuni pensano che non si tratti di un normale terremoto, ma che si riferisca al turbamento delle guardie al sepolcro (Matteo 28:4). “Seismov, scossa o agitazione di qualsiasi tipo: probabilmente la parola non significa altro che la confusione causata tra le guardie dall’apparizione dell’angelo. Tutto questo era avvenuto prima che le donne raggiungessero il sepolcro.” (Clarke)
c. Un angelo del Signore, sceso dal cielo, venne e rotolò la pietra dall’apertura del sepolcro e si pose a sedere su di essa: Quando le donne giunsero al sepolcro, videro che la pietra era stata rotolata via e che un angelo vi sedeva sopra. La porta del sepolcro era spalancata.
i. “In effetti, non ci sarebbe stato bisogno di un angelo per rimuovere la pietra, se fosse sceso solo per questo; Colui che era stato vivificato per lo Spirito avrebbe potuto, con la stessa potenza, rotolare via la pietra; tuttavia, era opportuno che gli angeli, che erano stati testimoni della Sua passione, fossero anche testimoni della Sua risurrezione.” (Poole)
ii. La pietra che rinchiudeva il corpo di Gesù nel sepolcro era stata come il cancello di una cella di prigione, che teneva il corpo di Gesù intrappolato nella tomba. Poi diventò un luogo di riposo, perché l’angelo si pose a sedere su di essa.
2. (4-6) Il messaggio dell’angelo.
E, per lo spavento che ebbero di lui, le guardie tremarono e rimasero come morte; ma l’angelo, rivolgendosi alle donne, disse loro: «Non temete, perché io so che cercate Gesù, che è stato crocifisso. Egli non è qui, perché è risorto, come aveva detto; venite, vedete il luogo dove giaceva il Signore».
a. E, per lo spavento che ebbero di lui, le guardie tremarono e rimasero come morte: I soldati romani responsabili della sicurezza della tomba rimasero terrorizzati. La presenza angelica fece tremare e svenire quei soldati professionisti.
i. “Non sembra che abbia sguainato una spada fiammeggiante né che abbia parlato ai sorveglianti, ma la presenza di una purezza perfetta ha sconvolto questi rozzi legionari.” (Spurgeon)
ii. “La risurrezione di Cristo è oggetto di terrore per i servi del peccato e di consolazione per i figli di Dio, perché è una prova della risurrezione di entrambi, gli uni alla vergogna e al disprezzo eterno, gli altri alla gloria e alla gioia eterna.” (Clarke)
b. Egli non è qui, perché è risorto: Per la prima volta, i seguaci di Gesù – queste donne fedeli – sentirono ciò che non si aspettavano di sentire. Sentirono che Gesù non si trovava nella tomba, ma era risorto alla vita di resurrezione.
i. Nella Bibbia ci sono diversi esempi di persone che sono state rianimate prima di tale evento, come il figlio della vedova ai giorni di Elia (1 Re 17:17-24) e Lazzaro (Giovanni 11:38-44). Ognuno di loro è stato rianimato dalla morte, ma nessuno è mai stato risuscitato. Ognuno di loro è stato riportato in vita con lo stesso corpo con cui erano morti e sono risorti dalla morte solo per poi morire di nuovo. La risurrezione non vuol dire semplicemente vivere di nuovo; vuol dire vivere di nuovo in un nuovo corpo, basato sul nostro vecchio corpo, perfettamente adatto alla vita nell’eternità. Gesù non è stato il primo ad essere riportato in vita dalla morte, ma è stato il primo a risorgere.
ii. Bisogna altresì dire che tuttora Gesù è risorto. È salito al cielo e continua a regnare come uomo risorto, ancora pienamente uomo e pienamente Dio.
iii. In Israele si possono vedere molte tombe e cimiteri: c’è un oceano di tombe sul Monte degli Ulivi e un vasto mare di luoghi di sepoltura fuori dal muro orientale del Monte del Tempio. Si possono ammirare la tomba di Rebecca, la tomba di Davide e la tomba di Absalom, ma non si troverà da nessuna parte la tomba di Gesù. Egli non è qui.
iv. Come aveva detto ricordò a queste donne – e a tutti i discepoli – che avrebbero dovuto aspettarselo. Era proprio quello che Lui aveva promesso.
c. Venite, vedete il luogo dove giaceva il Signore: La pietra non fu rotolata via per permettere a Gesù di uscire. Giovanni 20:19 ci dice che Gesù, nel Suo corpo di resurrezione, aveva la capacità di passare attraverso le barriere materiali. La pietra fu rotolata via perché gli altri potessero vedere ed essere persuasi che Gesù Cristo era risorto dai morti.
i. “L’invito a vedere il luogo dove giaceva il Signore è rivolto in modo appropriato alle stesse persone che avevano assistito alla deposizione del corpo – quindi non c’è possibilità di errore.” (France)
ii. “Venite a vedere la nicchia in cui è stato deposto: ora è vuota; e non c’era nessun altro corpo in quel luogo, perché il sepolcro era nuovo e non vi era mai stato deposto nessuno, Giovanni 19:41; quindi, in questo caso non ci poteva essere inganno.” (Clarke)
iii. Il fatto della resurrezione è sufficientemente chiaro. Dobbiamo anche confrontarci con il significato della risurrezione. In poche parole, la resurrezione di Gesù dimostra che la Sua morte è stata una vera e propria propiziazione per il peccato, che il Padre ha accettato come tale. La croce è stata il pagamento, la risurrezione la ricevuta, che dimostra che il pagamento è stato pienamente accettato.
iv. Quelle donne sarebbero state poi grate che l’angelo avesse detto loro: “Vedete il luogo dove giaceva il Signore”. Sarebbe bastato, e sarebbe dovuto bastare, ascoltare semplicemente la testimonianza dell’angelo. Ciononostante, quando videro il luogo, ciò fornì loro una base più solida della testimonianza di un angelo. “Un solo testimone oculare è meglio di venti testimoni auricolari; gli uomini crederanno a ciò che hai visto se non credono a ciò che hai sentito.” (Spurgeon)
·Quando vediamo il luogo dove l’avevano posto (Marco 16:6), vediamo che il Padre non abbandonò Gesù.
·Quando vediamo il luogo dove l’avevano posto, vediamo che la morte è stata sconfitta.
·Quando vediamo il luogo dove l’avevano posto, vediamo che abbiamo un amico vivente in Gesù.
3. (7-8) L’angelo dà istruzioni a Maria Maddalena e Maria di Betania.
«Presto, andate a dire ai suoi discepoli che egli è risorto dai morti; ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete; ecco, io ve l’ho detto». Esse, dunque, si allontanarono in fretta dal sepolcro con spavento e con grande gioia; e corsero a darne la notizia ai suoi discepoli.
a. Presto, andate a dire ai suoi discepoli che egli è risorto dai morti: L’angelo comandò loro di essere le prime messaggere della buona notizia della resurrezione di Gesù. Poiché queste donne erano tra le poche persone abbastanza coraggiose da identificarsi pubblicamente con Gesù, era un onore appropriato.
i. “Non prima a loro, che erano per così dire i capi della Chiesa, ma prima di tutto alle donne umili apparve il Signore; e gli apostoli stessi dovettero andare a scuola da Maria Maddalena e dall’altra Maria per imparare quella grande verità: ‘Il Signore è veramente risorto’.” (Spurgeon)
b. Vi precede in Galilea; là lo vedrete: Questo assicurò alle donne che avrebbero visto il Gesù risorto. Non era soltanto risorto dai morti, ma era risuscitato per continuare la Sua relazione con loro.
i. Magari l’angelo avrebbe potuto dire loro: “È risorto ed è salito al cielo!” Sarebbe stato comunque meglio di sapere che era morto; la verità però era molto meglio. Egli era risorto con lo scopo di continuare ad avere una relazione reale con i Suoi discepoli.
c. Corsero a darne la notizia ai suoi discepoli: Le donne, con spavento e con grande gioia, fecero esattamente come l’angelo aveva detto loro. Disse loro di andare subito ed esse lo fecero.
i. “I santi che corrono sulla via dell’ubbidienza hanno la probabilità di essere incontrati da Gesù. Alcuni cristiani viaggiano verso il cielo così lentamente da essere superati dalle follie o dalle colpe, dal sonno o da Satana; ma colui che è corridore di Cristo incontrerà il suo Maestro mentre sta percorrendo velocemente il suo cammino.” (Spurgeon)
4. (9-10) Maria Maddalena e Maria di Betania incontrano il Gesù risorto.
E mentre andavano per dirlo ai discepoli, ecco Gesù venne loro incontro e disse: «Salve!». Allora esse, accostatesi, gli strinsero i piedi e lo adorarono. Quindi Gesù disse loro: «Non temete, andate ad annunziare ai miei fratelli che vadano in Galilea e che là mi vedranno».
a. Mentre andavano per dirlo ai discepoli: Le donne incontrarono Gesù mentre obbedivano al comando di riferire la notizia della resurrezione.
b. Gesù venne loro incontro e disse: «Salve!» («Rallegratevi!», NKJV): Che altro avrebbe potuto dire Gesù a queste donne? Che altro avrebbero potuto fare se non rallegrarsi?
i. La vecchia Versione della Bibbia di Re Giacomo traduce «Rallegratevi!» con Ave a voi! France fa notare che “‘Ave!’ rappresenta il normale saluto greco, un ‘Ciao!’ quasi familiare in contrasto con la tremenda apparizione dell’angelo”.
c. Allora esse, accostatesi, gli strinsero i piedi e lo adorarono: Quando le donne incontrarono Gesù, si sentirono spinte ad adorarlo. Soltanto un’ora prima avevano pensato che tutto fosse ormai perduto, dal momento che credevano che Gesù fosse morto. Ora sapevano che tutto era stato di guadagno perché Gesù era vivo.
i. In particolare, Gesù ricevette l’adorazione di queste donne. Se Gesù non fosse stato Dio, sarebbe stato terribilmente peccaminoso da parte Sua ricevere tale adorazione. Ma, essendo Dio, era bene e appropriato che la ricevesse.
d. Non temete, andate ad annunziare ai miei fratelli che vadano in Galilea e che là mi vedranno: Gesù disse alle donne di fare la stessa cosa detta loro dall’angelo.
i. Ai miei fratelli: “È la prima volta che il Signore chiama i Suoi discepoli con questo nome affettuoso: senza dubbio pensavano che il loro Signore li avrebbe rimproverati per la loro passata vigliaccheria e infedeltà; ma, parlando così, dà loro la piena certezza, nei termini più teneri, che tutto ciò che era passato era sepolto per sempre.” (Clarke)
5. (11-15) L’insabbiamento della resurrezione comincia con la corruzione delle guardie.
Mentre esse andavano, ecco alcuni della guardia giunsero in città e riferirono ai capi dei sacerdoti quanto era accaduto. Questi allora, radunatisi con gli anziani, deliberarono di dare una cospicua somma di denaro ai soldati, e dissero loro: «Dite: I suoi discepoli sono venuti di notte, e l’hanno rubato mentre noi dormivamo. E se poi la cosa verrà agli orecchi del governatore, lo placheremo noi e faremo in modo che voi non siate puniti». Ed essi, preso il denaro, fecero come erano stati istruiti, e questo detto si è divulgato fra i Giudei, fino ad oggi.
a. Dite: I suoi discepoli sono venuti di notte, e l’hanno rubato mentre noi dormivamo: Questo tentativo di insabbiamento rivela l’oscurità dei sacerdoti. Pur conoscendo la verità della resurrezione, la rigettavano.
i. Una cospicua somma di denaro: “Il greco significa letteralmente ‘denaro sufficiente’: non poteva che essere cospicua!” (France)
b. Mentre noi dormivamo: L’insabbiamento rivela inoltre la loro stoltezza. Se fosse stato vero che le guardie dormivano, non avrebbero potuto sapere che erano stati i suoi discepoli a rubare il corpo di Gesù.
i. Per credere a questo, dobbiamo credere che:
·Tutti i soldati dormissero, nessuno escluso!
·Tutti i soldati abbiano violato la severa legge militare romana che vietava di dormire durante la guardia, punibile con la morte.
·Tutti i soldati dormissero così profondamente che nessuno di loro fu svegliato dal lavoro, dallo sforzo e dal rumore necessari per rimuovere la pietra e portare fuori il corpo.
·Tutti i soldati dormissero profondamente, eppure sapevano chi era stato.
ii. Clarke commenta correttamente: “Questo è un mucchio di assurdità”.
c. Questo detto si è divulgato fra i Giudei, fino ad oggi: Nel corso degli anni sono state proposte molte obiezioni alla resurrezione di Gesù. Alcuni sostengono che non sia morto affatto, ma sia solo svenuto sulla croce e si sia rianimato spontaneamente nella tomba. Altri sostengono che sia morto davvero, ma che il Suo corpo sia stato trafugato. Altri ancora suggeriscono che sia morto davvero, ma che i Suoi disperati seguaci abbiano avuto un’allucinazione della Sua resurrezione. Una comprensione semplice e chiara di queste prove sulla risurrezione di Gesù risponde a tutte queste teorie e dimostra che per credervi occorre molta più fede di quanta ne richieda il racconto biblico.
i. “Suppongo, fratelli, che possano sorgere persone che dubiteranno che sia mai esistito un uomo come Giulio Cesare o Napoleone Bonaparte; e, quando lo faranno, quando tutta la storia attendibile sarà gettata al vento, allora, ma non prima di allora, potranno cominciare a mettere in dubbio che Gesù Cristo sia risorto dai morti, perché questo fatto storico è attestato da un numero maggiore di testimoni rispetto a quasi tutti gli altri fatti della storia, sia sacra che profana.” (Spurgeon)
ii. A volte cantiamo: “Mi chiedi come faccio a sapere che Egli vive; Egli vive, Egli vive dentro al mio cuore”. Ma questo non è il miglior modo di dimostrare che Gesù è vivente. Egli vive perché le prove storiche ci impongono di credere nella risurrezione di Gesù. Se possiamo credere a qualcosa nella storia, possiamo credere alla testimonianza affidabile e confermata di questi testimoni oculari. Gesù è risorto dai morti.
B. Il grande mandato.
1. (16-17) I discepoli incontrano Gesù in Galilea.
Ora gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato e, vedutolo, lo adorarono; alcuni però dubitarono.
a. Gli undici discepoli andarono in Galilea: Matteo non ci racconta delle apparizioni di Gesù ai Suoi discepoli a Gerusalemme, a differenza di Giovanni. Matteo era più interessato a mostrare che la promessa di Gesù in Matteo 26:32 si era adempiuta.
i. Sul monte che Gesù aveva loro indicato: “Il luogo dell’incontro sarebbe stato un luogo familiare… riportato solo in modo imperfetto nei Vangeli.” (Bruce)
b. Vedutolo, lo adorarono: Questo non era il loro primo incontro con il Gesù risorto, ma certamente era importante. Fu in questo incontro che ricevettero il mandato apostolico.
c. Lo adorarono; alcuni però dubitarono: La reazione naturale all’incontro con il Gesù risorto è l’adorazione, anche se alcuni hanno dovuto superare incertezze ed esitazioni – probabilmente per la sensazione che fosse troppo bello per essere vero e per la vergogna persistente di aver abbandonato Gesù durante la Sua sofferenza.
i. “Quando Lo riconobbero, era naturale che Lo adorassero, ma l’intera esperienza era così misteriosa e travolgente che alcuni dubitarono… Il verbo distazo non denota un’incredulità consolidata, ma uno stato di incertezza ed esitazione.” (France)
ii. “Dunn interpreta la menzione di questo dubbio da parte di Matteo come ‘un’autentica eco storica’: chi era presente non avrebbe mai dimenticato le emozioni e le convinzioni contrastanti di quell’esperienza unica.” (France)
iii. Il fatto che alcuni dei discepoli dubitassero contraddice la teoria secondo la quale l’aver visto Gesù fosse semplicemente un’allucinazione scaturita dal disperato desiderio di vederlo.
2. (18-20) Gesù dà istruzioni ai discepoli riguardo al loro compito dopo la Aua partenza.
Poi Gesù si avvicinò e parlò loro dicendo: «Ogni potestà mi è stata data in cielo e sulla terra. Andate dunque, e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro di osservare tutte le cose che io vi ho comandato. Or ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell’età presente. Amen».
a. Ogni potestà mi è stata data in cielo e sulla terra: Il mandato che segue è conferito alla luce dell’autorità di Gesù. Ciò indica che si tratta di un comando autorevole e non di un suggerimento. È la stessa idea che si avrebbe se un ufficiale ricordasse a un soldato semplice il proprio grado prima di dare l’ordine. Poiché ha questa potestà, può mandare chi vuole a fare ciò che vuole.
i. “‘Tutti’ domina i versetti di Matteo 28:18-20 e li lega insieme: ogni [tutta la] potestà, tutti i popoli, tutte le cose, tutti i giorni.” (Carson)
ii. “Il potere nelle mani di alcuni è pericoloso, ma il potere nelle mani di Cristo è benedetto. Oh, che abbia tutto il potere! Che ne faccia ciò che vuole, perché non può volere altro che ciò che è giusto, equo, vero e buono.” (Spurgeon)
iii. “Noi crediamo in questo potere e riposiamo in esso.” (Spurgeon)
·Non cerchiamo nessun altro potere.
·Sfidiamo ogni altro potere.
·Sappiamo che la nostra impotenza non ostacolerà l’avanzamento del Suo regno.
·Noi diamo a Lui tutto il nostro potere.
iv. “Se Gesù Cristo non fosse uguale al Padre, avrebbe potuto rivendicare questa uguaglianza di potere senza essere colpevole di empietà e bestemmia? Sicuramente no; e non afferma forse, nel modo più completo, la Sua divinità e la Sua uguaglianza con il Padre, rivendicando e possedendo tutta l’autorità in cielo e in terra?” (Clarke)
b. Andate dunque: Poiché Gesù ha questa autorità, ci viene comandato dunque di andare. È la Sua autorità a inviarci, la Sua autorità a guidarci e la Sua autorità a darci potenza. La Sua opera e il Suo messaggio si sarebbero estesi al mondo attraverso i Suoi discepoli.
i. “Questi versetti concludono così magnificamente la sezione finale… ma portano anche l’intero Vangelo a una conclusione dinamica, che è, in effetti, più un inizio che una fine.” (France)
ii. Gesù disse: “Andate” a dei discepoli molto imperfetti. “Chi uscirà da quel primo gruppo di discepoli? È Pietro, l’avventato e il testardo. È Giovanni, che a volte vorrebbe chiamare il fuoco dal cielo per distruggere gli uomini. È Filippo, con cui il Salvatore è stato così a lungo, eppure non Lo ha conosciuto. È Tommaso, che deve mettere il dito nella ferita dei chiodi, altrimenti non Gli crederà. Eppure, il Maestro dice loro: ‘Andate; ogni potere mi è stato dato, perciò andate. Siete adatti al mio scopo come lo sarebbe chiunque altro. Non c’è alcun potere in voi, lo so, ma del resto tutto il potere è in me, perciò andate’.” (Spurgeon)
c. Fate discepoli di tutti i popoli: Il comando è di fare discepoli, non solo dei convertiti o dei sostenitori di una causa. L’idea alla base della parola discepoli è quella di studiosi, discenti o studenti.
i. Fate discepoli ci ricorda che i discepoli vengono fatti. I discepoli non nascono spontaneamente al momento della conversione, ma sono il prodotto di un processo che coinvolge altri credenti. Fare discepoli è la potenza della diffusione del cristianesimo.
d. Di tutti i popoli: Nel Suo ministero precedente, Gesù aveva deliberatamente limitato la Sua opera al popolo ebraico (Matteo 15:24) e in precedenza aveva inviato i Suoi discepoli con la stessa restrizione (Matteo 10:6). Solo in rare eccezioni Gesù aveva svolto il Suo ministero tra i gentili (Matteo 15:21-28). Ora tutto questo fa parte del passato e i discepoli sono incaricati di portare il Vangelo a tutti i popoli. Non c’è luogo sulla terra in cui il Vangelo di Gesù non debba essere predicato e in cui non si debbano fare discepoli.
i. “L’obiettivo dei discepoli di Gesù, dunque, è di fare discepoli di tutti gli uomini ovunque, senza distinzione.” (Carson)
ii. “Cristo comanda loro di andare e battezzare le nazioni, ma quanto tempo sarebbe passato prima che tale viaggio fosse intrapreso! E una volta giunto il momento di iniziare quest’opera, Pietro non vi si accinge senza un precedente ammonimento datogli dal cielo.” (Lightfoot, citato in Clarke)
e. Battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo: È significativo che, quando Gesù disse loro di andare a tutti i popoli, non disse loro di circoncidere coloro che sarebbero diventati discepoli. Al contrario, dovevano battezzarli, come segno di rottura con il giudaismo tradizionale.
i. “Nel nome indica letteralmente una ‘immersione nel nome’, che esprime l’ingresso in un’alleanza.” (France)
ii. Le parole e il contesto indicano certamente che a essere battezzati sono i discepoli, quelli che hanno l’età per essere istruiti e che sono in grado di osservare le cose comandate da Gesù.
iii. Coloro che sono a favore del battesimo degli infanti rispondono, seppur in maniera poco convincente: “Ma non ne consegue che i figli di coloro che professano la fede non debbano essere battezzati, dal momento che agli apostoli fu comandato di battezzare tutte le nazioni; e i bambini costituiscono una gran parte di ogni nazione.” (Poole)
iv. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo: “L’esperienza di Dio in queste tre Persone è la base essenziale del discepolato. Allo stesso tempo, il sostantivo singolare nome (non ‘nomi’) sottolinea l’unità delle tre Persone.” (France)
f. Insegnando loro di osservare tutte le cose che io vi ho comandato: Si fanno discepoli mediante l’insegnamento.Questo insegnamento non è fatto solo di parole, ma della potenza della presenza costante di Gesù.Egli sarà presente in mezzo al Suo popolo finché il compito di fare discepoli non sarà completo – fino alla fine dell’età presente.
i. “Finora solo Gesù è stato il maestro, e il verbo non è mai stato usato da Matteo per indicare il ministero dei Suoi discepoli. Ora essi assumono il Suo ruolo di insegnamento.” (France)
ii. Il contenuto dei loro insegnamenti deve essere tutte le cose che io vi ho comandato. I seguaci di Gesù hanno la responsabilità di presentare l’intero consiglio di Dio a coloro che vengono fatti discepoli.
g. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell’età presente: Gesù ha inviato i Suoi discepoli con una missione da compiere, ma non li ha mandati da soli. La promessa della Sua presenza costante era più che sufficiente per fortificare e guidare i discepoli mentre obbedivano a Gesù nel fare discepoli di tutti i popoli.
i. La promessa della Sua presenza è completa. “‘Tutti i giorni’ traduce un’espressione che si trova solo qui nel Nuovo Testamento – letteralmente, ‘ogni giorno nella sua interezza’. Non si considera solo l’orizzonte, ma ogni giorno così come lo viviamo.” (Carson)
ii. La Sua presenza significa privilegio, perché lavoriamo fianco a fianco a un Gran Re. Paolo comprendeva bene questo principio, come scrive in 1 Corinzi 3:9: Noi siamo infatti collaboratori di Dio. Poiché Gesù ha promesso: “Io sono con voi tutti i giorni”, vuol dire che collaboriamo con Lui in ogni nostro servizio. Certo, lavoriamo per Gesù, ma soprattutto lavoriamo con Lui.
iii. La Sua presenza significa protezione, perché non siamo mai lontani dalla Sua vista o dalla Sua supervisione.
iv. La Sua presenza significa potenza, perché, mentre adempiamo questo grande comando, operiamo nel Suo nome.
v. La Sua presenza significa pace, perché ci ricorda del continuo che la chiesa appartiene a Gesù. È la Sua chiesa ed è la Sua opera. Come possiamo, dunque, preoccuparci?
vi. “Quando Cristo dice: ‘Io sono con voi’, potete aggiungere tutto ciò che volete: per proteggervi, per guidarvi, per consolarvi, per portare avanti l’opera di grazia in voi e, alla fine, per coronarvi di immortalità e gloria. Tutto questo, e molto di più, è incluso in questa preziosa promessa.” (Trapp)
© 2023 The Enduring Word Bible Commentary by David Guzik – ewm@enduringword.com