2 Timoteo 3 – Tempi Difficili e Verità Preziosa
“Mentre giace nella sua cella, prigioniero del Signore, Paolo è ancora preoccupato per il futuro del vangelo. La sua mente si sofferma un po’ sul male dei tempi, un po’ sull’insicurezza di Timoteo. Timoteo è così debole e l’opposizione così forte.” (John Stott)
A. L’importanza del discernimento in tempi difficili.
1. (1) Tempi difficili negli ultimi giorni.
Or sappi questo: che negli ultimi giorni verranno tempi difficili.
a. Negli ultimi giorni verranno tempi difficili: La parola tradotta con difficili parla di problemi, difficoltà e situazioni di stress. Questo tipo di atmosfera caratterizzerà gli ultimi giorni.
i. “La parola era usata nel greco classico per indicare sia gli animali selvatici pericolosi che il mare in tempesta. L’altro suo unico impiego nel Nuovo Testamento è nella storia dei due indemoniati Ghergheseni, che erano selvaggi e indomiti come bestie feroci e che Matteo descrive come ‘tanto furiosi che nessuno poteva passare per quella via’ (Matteo 8:28).” (Stott)
ii. Le caratteristiche che Paolo descriverà non fanno riferimento ai tempi difficili, ma a persone malvagie. “Dobbiamo notare quale sia la gravità o il pericolo di questo tempo secondo Paolo, non la guerra, non la carestia o le malattie, né altre calamità o mali che colpiscono il corpo, ma le vie malvagie e depravate degli uomini.” (Calvino)
iii. “La descrizione in questo versetto e nei seguenti è attribuita dai Papisti ai Protestanti; i Protestanti, a loro volta, la applicano ai Papisti; Schoettgen ai giudei; e altri agli eretici in generale… ma è probabile che l’apostolo avesse in mente un’epoca in particolare, in cui ci sarebbe stata una corruzione dei fondamenti stessi del cristianesimo.” (Clarke)
b. Negli ultimi giorni: È un’espressione ampia nel Nuovo Testamento, abbastanza ampia da poter affermare che gli ultimi giorni sono iniziati con la nascita della Chiesa nel Giorno di Pentecoste (Atti 2:17). I giorni del Messia caratterizzano gli ultimi giorni; ciononostante, il termine si addice in maniera appropriata alla stagione immediatamente precedente il ritorno di Gesù e il compimento di tutte le cose.
i. Sebbene alcuni pensino che qualsiasi attenzione prestata agli ultimi giorni o alla profezia Biblica sia futile, dovremmo essere in grado di discernere quando saranno gli ultimi giorni; o almeno quando le condizioni del mondo sono così come la Bibbia descrive che sarebbero state negli ultimi giorni.
ii. “Ci sono fratelli ottimisti che attendono con ansia che tutto diventi migliore, migliore e migliore, fino a quando, finalmente, l’era presente maturi e si trasformi in un millennio. Non saranno in grado di sostenere le loro speranze, perché la Scrittura non dà loro una base solida su cui poggiare… A parte il Secondo Avvento di nostro Signore, è più probabile che il mondo sprofondi in un pandemonio, piuttosto che dare inizio a un millennio.” (Spurgeon)
iii. In Matteo 16:1-4 Gesù rimproverò i capi religiosi del Suo tempo perché non capivano, o non volevano capire, il significato dei loro tempi: Ipocriti, ben sapete dunque distinguere l’aspetto del cielo, ma non riuscite a discernere i segni dei tempi? (Matteo 16:3). È possibile che Gesù abbia lo stesso rimprovero per alcuni cristiani di oggi che non sono consapevoli degli ultimi giorni e del ritorno imminente di Gesù Cristo.
2. (2-5) Descrizione della condizione umana negli ultimi giorni.
Perché gli uomini saranno amanti di sé stessi, avidi di denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, disubbidienti ai genitori, ingrati, scellerati, senza affetto, implacabili, calunniatori, intemperanti, crudeli, senza amore per il bene, traditori, temerari, orgogliosi, amanti dei piaceri invece che amanti di Dio, aventi l’apparenza della pietà, ma avendone rinnegato la potenza; da costoro allontanati.
a. Gli uomini saranno amanti di sé stessi: Questo è certamente caratteristico della nostra epoca attuale, in cui uomini e donne sono incoraggiati ad amare sé stessi. Alle persone viene detto di amare sé stesse incondizionatamente e che tale amore per sé stessi è il fondamento di una personalità umana sana.
i. Non abbiamo bisogno di essere incoraggiati ad amare noi stessi; quell’amore è in noi per natura. Non dobbiamo neppure essere istruiti ad odiare noi stessi, ma come dice Paolo in Romani 12:3: Infatti, per la grazia che mi è stata data, dico a ciascuno che si trovi fra voi di non avere alcun concetto più alto di quello che conviene avere, ma di avere un concetto sobrio, secondo la misura della fede che Dio ha distribuito a ciascuno. Dobbiamo vedere noi stessi come siamo realmente – sia il male di ciò che siamo nella carne sia la gloria di ciò che siamo in Gesù Cristo.
ii. Quest’amore per sé stessi è il fondamento di tutta la depravazione che segue nella descrizione di Paolo: “Ma i lettori dovrebbero notare che gli amanti di sé stessi, elencati per primi, possono essere considerati come la fonte da cui scaturiscono tutti gli altri che seguono.” (Calvino)
iii. “Non è un caso che la prima di queste qualità sia una vita incentrata sull’io. L’aggettivo utilizzato è philautos, che significa amor proprio. L’amore per sé stessi è il peccato principale, da cui fluiscono tutti gli altri. Nel momento in cui un uomo fa della propria volontà il centro della sua vita, si distruggono i rapporti divini e umani, e sia l’obbedienza a Dio che la carità verso gli uomini diventano impossibili. L’essenza del cristianesimo non è l’incoronazione ma l’annientamento dell’io.” (Barclay)
iv. “‘Amanti di sé stessi’ è giustamente in testa alla lista poiché è l’essenza di ogni peccato e la radice da cui scaturiscono tutte le altre caratteristiche. La parola è letteralmente “amanti dell’io” e indica che il centro di gravità dell’uomo naturale è l’io piuttosto che Dio.” (Hiebert)
b. Gli uomini saranno… avidi di denaro: L’amore per il denaro non è una novità, ma oggi le persone hanno la capacità di perseguire l’amore per il denaro come mai prima d’ora.
i. Negli ultimi anni i giornali hanno pubblicato la storia di una donna di nome Brenda Blackman, la quale ha avuto un certo successo nell’insegnare un corso intitolato How to Marry Money (Come Sposare i Soldi). Il corso, per $39 a persona, tentava di mostrare a uomini e donne come sposare una persona ricca. Durante il corso la Blackman offriva suggerimenti utili, ad esempio come rovistare nei libretti degli assegni del proprio potenziale coniuge per studiare i suoi versamenti e quindi farsi un’idea del suo reddito. Rafforzava la fiducia dei propri studenti guidandoli in un canto più volte durante la lezione: “Voglio essere ricco! Merito di essere ricco! Sono ricco! Sono nato per essere ricco!” Durante una lezione, una donna ha chiesto alla Blackman se fosse giusto accontentarsi di un uomo il cui reddito era di circa $100.000 l’anno. “Assolutamente no”, ha risposto. “E se fosse perfetto in ogni altro modo?” “Se questo è il massimo che può guadagnare e non può andare oltre i $100.000, lascia perdere”, ha consigliato la Blackman. Quando qualcuno le ha chiesto del ruolo dell’amore in tali relazioni, la Blackman ha affermato che trovare un compagno con così tanti soldi è la parte difficile; imparare ad amare quella persona è facile in confronto. Poi ha chiesto: “Come potresti non amare qualcuno che sta facendo tutte queste cose meravigliose per te?” La Blackman era single mentre insegnava questi corsi.
c. Gli uomini saranno… vanagloriosi, superbi, bestemmiatori: La vanagloria, la superbia e la bestemmia non sono nulla di nuovo; ma oggi sembrano molto più evidenti che mai.
i. Vanagloria, superbia e bestemmia agiscono come se io fossi la persona più importante. Ognuno di loro dice: “Tu non sei importante e Dio non è importante. Tutto ciò che conta sono io”.
ii. Oggi la vanagloria, la superbia e la bestemmia sono visibili ovunque, specialmente tra le celebrità che le nostre culture idolatrano. Molti oggi si arricchiscono per vanagloria, superbia e bestemmia pianificate.
d. Gli uomini saranno… disubbidienti ai genitori: Dalla metà degli anni ‘60 c’è stato un crollo spaventoso nel concetto di autorità, un tempo data per scontata da un bambino nei confronti dei propri genitori.
i. Diversi anni fa un giudice di Orlando in Florida ha stabilito che un ragazzo di undici anni aveva il diritto di chiedere il “divorzio” ai suoi genitori così da essere adottato da una famiglia affidataria. Sebbene ci siano pochi divorzi legali intentati dai figli contro i genitori, è molto più frequente che i giovani semplicemente disprezzino i propri genitori.
ii. Negli anni ‘90 il Los Angeles Times intervistò un vandalo di 13 anni che disegnava graffiti nell’area di Los Angeles, il quale disse: “Appartenere a una banda è come appartenere a una famiglia. Loro ti guardano le spalle, tu guardi le loro. Te la spassi con loro tutti i giorni… Trovi amici, amore, provviste, tutto”. Inoltre, disse: “Farò i graffiti su qualsiasi cosa… che m’importa. Beh, più o meno. Non mi piace che qualcuno scriva sulle mie cose. Lo faccio per farmi conoscere, per distinguermi, e non mi interessa se le persone pensano che stia causando danni alle proprietà. In effetti, credo di averne causati un bel po’. Di giorno porto con me un cacciavite o un coltello per proteggermi, ma di notte porto una pistola. Ne ho tre, ma le tengo nascoste. Mia madre mi ha sequestrato la 38mm. Me la riprenderò”. Quando gli fu chiesto della volta in cui fu catturato, disse: “I miei genitori me ne hanno parlato. Ovviamente mi hanno detto di non rifarlo più. Io però non gli do ascolto e non serve che lo sappiano”.
e. Gli uomini saranno… ingrati, scellerati, senza affetto, implacabili: Sin da Adamo, l’umanità è stata segnata da queste cose in un modo o nell’altro. Qui Paolo dice che queste cose saranno particolarmente diffuse negli ultimi giorni.
i. Senza affetto (tradotto senza affezione naturale nella KJV) significa letteralmente “senza amore familiare”. Paolo disse che la fine dei tempi sarebbe stata caratterizzata da un atteggiamento di crescente sprezzo nei confronti dell’amore e dei normali obblighi familiari.
f. Gli uomini saranno… calunniatori: Gli uomini hanno sempre mentito in maniera offensiva su altri uomini; oggi però, nei media e in politica, la calunnia è stata elevata sia ai grandi affari che alle grandi somme di denaro.
i. In politica, i candidati distorcono sistematicamente e consapevolmente le posizioni dei loro avversari, solo per far sembrare cattiva la concorrenza – e non si sentono affatto male per la menzogna, se ciò li aiuta a essere eletti. Nei media i redattori e i direttori di stampa fungono da pubblico ministero, giudice, giuria e boia di innocenti sospettati ingiustamente, rifiutandosi di solito di scusarsi quando viene dimostrato che hanno torto.
g. Gli uomini saranno… intemperanti: Oggi la storia della mancanza di autocontrollo (l’intemperanza) si può scrivere su quasi tutto – sesso, droga, alcol, cibo, lavoro. Qualunque cosa facciamo, spesso la facciamo senza controllo.
i. Negli anni ‘90 il Los Angeles Times pubblicò un articolo su Michelle, scrittrice e editrice di successo. Lei temeva il giorno in cui suo marito avrebbe scoperto la sua scorta segreta di carte di credito, la sua casella postale segreta o gli altri escamotage usati per nascondere la quantità di denaro che spendeva per sé. “Guadagno tanto quanto mio marito… Se voglio un abito da $500 da Ann Taylor, me lo merito e non voglio essere infastidita per questo. Quindi la cosa più semplice da fare è mentire”, spiegò. L’anno precedente, quando suo marito la costrinse a distruggere una delle sue carte di credito, Michelle uscì e ne prese una nuova senza dirglielo. “Vivo nella paura. Se scopre che ho una nuova carta di credito, mi ucciderà”. Un’insegnante di scuola diede un’ulteriore spiegazione: “Gli uomini proprio non capiscono che lo shopping è la nostra droga preferita”, scherzava, pur ammettendo che alcuni mesi tutto il suo stipendio andava esclusivamente al pagamento del saldo delle sue carte di credito. “Attraversare la porta del South Coast Plaza è come attraversare le porte del paradiso. Dio ha creato i bagagliai delle auto per le donne in cui nascondere le borse della spesa”. Una giovane professionista di nome Mary lo illustrò così: “Lo shopping è il mio modo di coccolarmi. Quando entri in un centro commerciale e vedi tutti i negozi, è come se qualcosa prendesse il sopravvento e ne fossi catturata”.
h. Gli uomini saranno… crudeli: La crudeltà e la brutalità non sono una novità per il mondo; ma Paolo, per ispirazione dello Spirito Santo, scrisse che gli ultimi giorni sarebbero stati segnati da una particolare crudeltà.
i. Un articolo di giornale negli anni ‘90 descriveva come un uomo di Oxnard fosse stato accusato di aver ucciso il suo compagno di stanza dopo che i due si erano trovati in disaccordo sulla marca di birra che l’uomo aveva portato a casa. L’uomo accusato aveva portato a casa la Natural Light, mentre l’uomo assassinato gli aveva chiesto di portare a casa la Michelob. Mentre svuotava la Natural Light giù per il lavello della cucina, fu pugnalato a morte.
ii. Ci piace pensare a noi stessi come più avanzati rispetto alle generazioni precedenti; eppure, non c’è dubbio che siano state uccise più persone nel nostro secolo che nei precedenti; ci troviamo in tempi violenti e brutali.
i. Gli uomini saranno… senza amore per il bene: Sembra che ci siano troppi aneddoti di questo nella società moderna per sceglierne uno. Per esempio, c’è stato un tempo in cui la maggior parte delle persone pensava che lasciare vivere le persone fosse una cosa buona e ucciderle fosse generalmente una cosa negativa. Oggi viviamo in una cultura in cui il semplice bene della vita è disprezzato e attaccato attraverso l’aborto, attraverso l’esaltazione della violenza e dell’omicidio, e attraverso l’eutanasia.
i. Il 6 marzo 1996, la Corte d’Appello del nono Distretto degli Stati Uniti ha dichiarato che la Costituzione degli Stati Uniti dà a ogni americano il diritto di uccidere qualcun altro. In sostanza, la corte ha affermato che, se pensi che qualcuno possa voler morire – anche se non l’ha mai detto, – puoi ucciderlo e nessuna legge può impedirtelo. Puoi uccidere qualcuno se sei un medico, un infermiere, un farmacista, un membro della famiglia o “qualcuno di importante” per la persona che pensi desideri morire. Dalla sentenza del Giudice: “Quando i pazienti non sono più in grado di ricercare la propria libertà o felicità, e non desiderano continuare a vivere, possono essere uccisi”. Il Giudice Federale ha subito creato un nesso tra la propria decisione e il diritto all’aborto su richiesta. Il ragionamento sembra suggerire che, se lo stato deve permetterci di uccidere gli umani nell’utero, deve anche permetterci di ucciderli in seguito.
j. Gli uomini saranno… traditori, temerari, orgogliosi, amanti dei piaceri invece che amanti di Dio: Tutte queste caratteristiche riguardano una cosa sola: l’Io. Gli uomini sono traditori a causa di sé stessi, sono temerari a causa di sé stessi, sono orgogliosi a causa di sé stessi e sono amanti dei piaceri invece che amanti di Dio a causa di sé stessi.
i. Questo atteggiamento caratterizza la nostra epoca attuale. Ad esempio, pensa agli slogan pubblicitari nazionali della fine degli anni ‘90:
·Niente è tabù.
·Infrangi tutte le regole.
·Non conoscere confini.
·Rilassati: non ci sono regole qui.
·Sbarazzati delle inibizioni. Trova la tua strada.
·Siamo tutti edonisti e vogliamo fare ciò che ci fa stare bene. Questo è ciò che ci rende umani.
·Vivi senza limiti.
·Fallo e basta.
Il messaggio è lo stesso: Ti crei tu le tue regole. Non dai conto a nessuno. Tu sei quello che conta. Il tuo universo ruota intorno a te.
ii. Non dobbiamo scegliere tra il piacere e Dio. Servire Dio è il piacere supremo; Salmo 16:11 dice: Alla tua destra vi sono delizie in eterno. Ma dobbiamo comunque scegliere tra l’amore per il piacere e l’amore per Dio. Vivere per Dio ti darà molti piaceri, ma li avrai solo quando ami Dio prima di tutto e rifiuti di amare i piaceri stessi.
k. Aventi l’apparenza della pietà, ma avendone rinnegato la potenza: Nel nostro mondo narcisista le persone si sentono molto libere di avere una religione come una “insalata” – la condiscono come vogliono. Si sentono liberi di essere molto “spirituali”, ma non sentono alcun obbligo di essere biblici.
i. Alla fine degli anni ‘90 è stato riferito che il reverendo John Canning ha pronunciato l’elogio funebre dopo che Leo e Hazel Gleese erano stati uccisi, dicendo alle persone in lutto che era stato così vicino alla coppia che poteva chiamarli mamma e papà. Il venerdì di sei settimane dopo, Canning è stato portato in prigione in manette, accusato di aver picchiato e strangolato la coppia di novantenni. La polizia ha affermato che i Gleese erano stati uccisi nella loro casa il 2 gennaio, dopo aver scoperto che Canning aveva abusato della delega che gli avevano dato e stava rubando i loro risparmi. “È la cosa più spregevole di cui abbia mai sentito parlare”, ha detto Phil Ramer, un agente del Dipartimento delle forze dell’ordine della Florida. “Di tutte le persone al mondo, quello di cui dovresti poterti fidare è il tuo pastore. In questo caso, loro non potevano più farlo e alla fine li ha uccisi”. Il pastore era sospettato fin dall’inizio perché aveva aspettato un giorno prima di denunciare il ritrovamento dei cadaveri della coppia nella loro casa. “Quando qualcuno impiega un giorno a segnalare due cadaveri, non ci vuole un genio per dire chi è il sospettato”, ha detto Ramer. Prima di denunciare i decessi, il ministro aveva trascorso una giornata in spiaggia e cenato fuori con degli amici.
ii. Una donna sposata di 63 anni ha scritto al Dear Abby per giustificare il proprio adulterio. Scrive: “Anche lui è sposato. Ci incontriamo una volta a settimana in un motel per tre ore di paradiso. Mio marito non ne sa nulla e nemmeno la moglie del mio amante. Il sesso con mio marito ora è ancora meglio e non è come se stessi negando qualcosa a mio marito. Insegno in chiesa una volta la settimana, ma per qualche ragione non mi sento in colpa”.
iii. Quando parliamo della potenza della pietà, spesso la intendiamo come “la potenza che mi fa avere ciò che voglio”. Questo è esattamente l’opposto di ciò che Paolo vuole dire qui. La potenza della pietà che gli uomini disprezzeranno negli ultimi giorni è la potenza che la pietà dovrebbe avere per guidare le loro vite; potenza nel senso di legittima autorità – e molti, molti, oggi negano che Dio abbia il potere di dire loro cosa fare attraverso la Sua Parola.
l. Da costoro allontanati: Il comandamento di allontanarsi dalle persone descritte dalle caratteristiche di questa lista è particolarmente difficile ai giorni nostri.
i. Le persone che fanno le cose elencate non sono solo comuni al giorno d’oggi, ma sono spesso anche i nostri eroi culturali. La semplice responsabilità dei cristiani è allontanarsi non solo da questi atteggiamenti, ma anche dalle persone che fanno tali cose.
ii. Molti pensano che sia sufficiente non comportarsi allo stesso modo e fanno poca attenzione alle persone che frequentano. Se però passiamo del tempo con persone del genere – di persona o lasciando che ci intrattengano – ci influenzeranno. Come scrive Paolo in 1 Corinzi 15:33: Non vi ingannate; le cattive compagnie corrompono i buoni costumi.
iii. Da costoro allontanati significa, inoltre, che Paolo sapeva che quelli marchiati dallo spirito degli ultimi giorni erano presenti ai giorni di Timoteo. Tuttavia, dovremmo aspettarci che siano ancora più numerosi e che aumentino il loro potere negli ultimi giorni, poco prima del ritorno di Gesù.
iv. “Questa esortazione implica chiaramente che Paolo non considerava lo stato di depravazione morale appena raffigurato come una questione del tutto futura. Era profondamente consapevole che i mali da cui metteva in guardia erano già all’opera.” (Hiebert)
3. (6-7) La strategia dei corrotti negli ultimi giorni.
Nel numero di questi infatti vi sono quelli che s’introducono nelle case e seducono donnicciole cariche di peccati, dominate da varie passioni, le quali imparano sempre, ma senza mai pervenire ad una piena conoscenza della verità.
a. Quelli che s’introducono nelle case: Paolo sapeva che i pericoli erano nel mondo ai suoi tempi e sarebbero stati sempre più presenti negli ultimi giorni, prima del ritorno di Gesù. Tuttavia, sembrava particolarmente preoccupato che questi s’introducessero nelle case. Una cosa è avere un tale male presente nel mondo; un’altra cosa è permettere che s’introduca in casa tua.
b. Seducono donnicciole cariche di peccati: Quelli segnati dalla depravazione degli ultimi giorni, menzionati da Paolo nei versetti precedenti, vogliono fare altri prigionieri e ciò può avvenire tra quelli carichi di peccati, che crederanno o presteranno attenzione a qualsiasi cosa, se è presentata nel modo giusto.
i. Si dovrebbe essere in grado di sapere se si fa parte di quelli che sono stati sedotti, descritti da Paolo, e se si è legati sotto l’influenza del rifiuto verso Dio e della celebrazione del proprio io, caratteristici di questi ultimi tempi. C’è un modo efficace di saperlo: allontanarsi da qualsiasi tipo di influenza mondana e vedere se ci sono catene che rendono difficile la fuga. Prenditi una settimana e non lasciare che tutto ciò che è caratterizzato dallo spirito degli ultimi giorni entri nella tua casa – e considera se ci sono catene che ti legano ancora a quelle cose.
ii. Paolo ha scelto le donnicciole cariche di peccati, perché in quei giorni le donne trascorrevano molto più tempo a casa degli uomini ed erano molto più esposte alla corruzione che voleva introdursi nella casa. “Inoltre, qui parla di donne piuttosto che di uomini, perché sono più soggette a farsi ingannare da simili impostori.” (Calvino)
c. Dominate da varie passioni: Ovviamente, lo spirito degli ultimi giorni trova il modo di attirarci coinvolgendo le varie passioni dentro di noi. Fa appello al desiderio di essere eccitati sessualmente o romanticamente, o di soddisfare i nostri desideri di benessere, ricchezza o status sociale.
d. Le quali imparano sempre, ma senza mai pervenire ad una piena conoscenza della verità: Lo spirito degli ultimi giorni ha un modo intelligente di fare ciò; i sommi sacerdoti dello spirito degli ultimi giorni sanno come far girare le cose e come sviarcicon varie passioni. Nonostante tutta la loro abilità, tutta la loro arguzia e conoscenza di marketing, non pervengono mai alla verità.
i. In effetti, lo spirito degli ultimi giorni ha un problema con l’idea della “vera verità”, perché crede che ognuno di noi sia il centro del proprio universo e sia il fautore della propria verità. Secondo lo spirito degli ultimi giorni non c’è verità al di fuori di noi stessi; perciò, possiamo imparare e imparare e imparare, senza mai arrivare alla verità eterna di Dio.
ii. “Ci sono ancora molti professori di cristianesimo che corrispondono alla descrizione di cui sopra. Essi ascoltano e ascoltano ripetutamente (magari buoni sermoni), ma, poiché meditano di rado su ciò che ascoltano, traggono scarso profitto dagli ordinamenti di Dio. Non hanno più grazia adesso di quanta ne avevano diversi anni fa, sebbene abbiano ascoltato tutto il tempo, magari senza mai allontanarsi malvagiamente dal Signore. Non meditano, non pensano, non mettono in pratica ciò che ascoltano; perciò, anche di fronte alla predicazione di un apostolo, non possono diventare sapienti per ottenere la salvezza.” (Clarke)
4. (8-9) Un esempio calzante della corruzione della condizione umana: Ianne e Iambre, che si opposero a Mosè.
Ora come Ianne e Iambre si opposero a Mosè, così anche costoro si oppongono alla verità; uomini corrotti di mente e riprovati quanto alla fede. Costoro però non andranno molto avanti, perché la loro stoltezza sarà manifestata a tutti, come avvenne anche per quella di quei tali.
a. Ianne e Iambre: Sebbene non ci vengano svelati i loro nomi nel resoconto dell’Esodo, questi due uomini sono i maghi egiziani che si opposero a Mosè davanti a Faraone (Esodo 7:8-13, 7:19-23, 8:5-7, e 8:16-19).
b. Ianne e Iambre si opposero a Mosè: Questi erano in grado di operare veri miracoli – non semplici trucchi da salotto – anche se per la potenza delle tenebre e non per la potenza di Dio. Quando Mosè gettò la sua verga, che si trasformò in un serpente, Ianne e Iambre riuscirono a fare lo stesso. Quando trasformò l’acqua in sangue, i due furono in grado di fare lo stesso. Quando Mosè fece arrivare la piaga delle rane, Ianne e Iambre riuscirono a riprodurla. Eppure, alla fine non poterono eguagliare Dio miracolo per miracolo e i loro poteri occulti si dimostrarono inferiori alla potenza di Dio.
i. La capacità di compiere miracoli mediante la potenza delle tenebre e la volontà di riceverli come autentici caratterizzerà la fine dei tempi (Apocalisse 13:13-15 e 2 Tessalonicesi 2:9).
ii. Alcuni di noi si meravigliano di fronte a qualsiasi manifestazione di potenza spirituale che sia reale, senza pensare attentamente che la vera potenza può anche avere una fonte demoniaca invece che Divina. E anche se un potere psichico e della new age ci sembra a posto, non dobbiamo esserne sedotti, perché le potenze demoniache possono presentarsi travestite da angeli di luce (2 Corinzi 11:14).
c. Si opposero a Mosè: L’opposizione alla verità di Ianne e Iambre era visibile dalla loro capacità di collaborare con le potenze demoniache per compiere miracoli. Negli ultimi giorni anche gli uomini si opporranno alla verità.
d. Non andranno molto avanti: Anche se Ianne e Iambre alla fine furono svergognati (sebbene per un po’ abbiano eguagliato Mosè “miracolo per miracolo”), alla fine furono costretti a dare con riluttanza gloria a Dio. Così faranno anche gli uomini malvagi degli ultimi giorni. Proprio come la potenza di Ianni e Iambre aveva dei limiti, lo stesso vale per la potenza di Satana, anche negli ultimi giorni – Dio ha ancora il controllo.
i. Questo è il messaggio di grande speranza nel mezzo di questa grande oscurità – lo spirito degli ultimi giorni dovrà rendere conto davanti a Gesù Cristo. Lo spirito degli ultimi giorni non è più forte della potenza di Gesù. La verità gloriosa è che non dobbiamo essere legati dallo spirito del nostro tempo; non dobbiamo essere schiavi dell’io né lasciare che il nostro universo ruoti intorno a qualcosa di così piccolo come noi stessi. C’è speranza, una speranza trionfante in Gesù.
ii. “L’aspetto sorprendente di questa analogia, tuttavia, non è solo che i falsi insegnanti dell’Asia sono paragonati ai maghi Egiziani, ma che Paolo si sta paragonando così a Mosè!” (Stott)
B. Fedeltà a Dio nelle difficoltà e nell’opposizione.
1. (10-12) La persecuzione e il seguire Gesù.
Ma tu hai seguito da vicino il mio ammaestramento, la mia condotta, i miei consigli, la mia fede, la mia pazienza, il mio amore, la mia perseveranza, le mie persecuzioni, le mie sofferenze, che mi sono accadute ad Antiochia, a Iconio e a Listra; tu sai quali persecuzioni ho sostenuto, ma il Signore mi ha liberato da tutte. Infatti tutti quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati.
a. Ma tu: Paolo ha appena descritto il tipo di persone che minacceranno la terra negli ultimi giorni e con cui Timoteo deve lottare nella sua epoca.“Ma tu” mostra che Paolo ha tracciato una linea di demarcazione netta tra Timoteo e quelli governati dallo spirito degli ultimi giorni.
b. Hai seguito da vicino: Ecco cosa rendeva Timoteo diverso dallo spirito del suo tempo. Aveva seguito da vicino l’ammaestramento di Paolo, la sua condotta, i suoi consigli, la sua fede, la sua pazienza, il suo amore, la sua perseveranza, le sue persecuzioni, le sue sofferenze.
i. Seguito da vicino significa che Paolo non insegnò queste cose a Timoteo solo in forma accademica; Timoteo apprese queste cose seguendo da vicino l’esempio di Paolo. Il miglior tipo di cristianesimo non è solo quello insegnato, ma anche quello che si apprende vedendolo nella vita di altre persone.
ii. Tutto iniziò quando Timoteo comprese l’ammaestramento di Paolo. Il motivo per cui Paolo viveva nel modo in cui viveva era perché credeva in certe cose. Ciò in cui crediamo determinerà il nostro modo di vivere.
iii. Timoteo colse la condotta di Paolo: Paolo viveva in un certo modo e Timoteo gli era abbastanza vicino da imparare e seguire la sua condotta.
iv. Timoteo colse i consigli di Paolo: La vita di Paolo aveva uno scopo. Non era senza direzione. Stava andando da qualche parte e quello scopo era stato stabilito da Dio. Timoteo lo vide in Paolo, lo colse e volle vivere la propria vita allo stesso modo.
v. Timoteo colse la fede, la pazienza e l’amore di Paolo: si poteva vedere che Paolo aveva una fede che non tutti avevano e che Timoteo voleva fare sua. Paolo era paziente – cioè paziente in un modo speciale con le piccole seccature delle persone e della vita, e aveva un amore che lo distingueva dagli altri. Ricorda che tutto ciò scaturì dall’ammaestramento – la verità – a cui Paolo si aggrappò e che Timoteo seguì da vicino.
c. Perseveranza, persecuzioni, sofferenze: Timoteo prese anche questo da Paolo. Si potrebbe pensare che la persona che vive la propria vita con il giusto ammaestramento, con la giusta condotta, con uno scopo, con fede, con pazienza e con amore sia amata e accettata da tutti – ma non è così.
i. In effetti, un certo livello di persecuzione è sicuro per le persone che seguono da vicino questo tipo di vita: Infatti tutti quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati.
ii. Ai giorni nostri i cristiani sono perseguitati in tutto il mondo – in Cina, nel mondo musulmano, persino in Russia, dove è stata appena approvata una severa legge anti-missionaria. E noi possiamo affrontare oggi la persecuzione nella sfera sociale.
iii. I cristiani sono perseguitati per lo stesso motivo per cui fu perseguitato Gesù: Ora il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno amato le tenebre più che la luce, perché le loro opere erano malvagie. (Giovanni 3:19)
d. Che mi sono accadute ad Antiochia, a Iconio e a Listra: Paolo ricorda a Timoteo i momenti specifici di persecuzione da lui subiti.
·Ad Antiochia, dove Paolo fu cacciato dalla città per aver predicato il vangelo (Atti 13:50).
·A Iconio, dove Paolo fu quasi giustiziato per lapidazione (Atti 14:5).
·A Listra, dove Paolo fu effettivamente lapidato e dato per morto (Atti 14:19).
e. Ma il Signore mi ha liberato da tutte: Paolo lo ricordava mentre sedeva in prigione e aspettava la propria esecuzione. Sapeva che Dio era pienamente in grado di liberarlo di nuovo, o che magari non lo avrebbe fatto. Paolo sembrava avere una pace perfetta, affidando tutto nelle mani del Signore. La persecuzione non avrebbe impedito a Paolo di seguire tenacemente Gesù Cristo.
i. La persecuzione non deve fermare i cristiani di oggi. Possiamo non affrontare molte persecuzioni violente o anche finanziarie nella nostra cultura, ma c’è molta persecuzione sociale con cui i cristiani devono fare i conti. 1 Pietro 4:4 descrive la mentalità di molti di coloro che perseguitano socialmente i cristiani: Per questo trovano strano che voi non corriate con loro agli stessi eccessi di dissolutezza e parlano male di voi. C’è qualcuno che pensa che tu sia strano?
ii. Se non siamo disposti a lasciare che gli altri ci considerino strani; se non siamo disposti a essere rifiutati da alcuni per amore di Gesù Cristo; se non siamo disposti a essere considerati degli emarginati da alcune persone, allora non potremo mai essere veri discepoli di Gesù Cristo.
2. (13-15) La progressione dei malvagi e la progressione dei pii.
Ma i malvagi e gli imbroglioni andranno di male in peggio, seducendo ed essendo sedotti. Tu però persevera nelle cose che hai imparato e nelle quali sei stato confermato, sapendo da chi le hai imparate, e che sin da bambino hai conosciuto le sacre Scritture, le quali ti possono rendere savio a salvezza, per mezzo della fede che è in Cristo Gesù.
a. Ma i malvagi e gli imbroglioni andranno di male in peggio: I malvagi sono i nemici evidenti e giurati di Gesù; gli imbroglioni sono coloro che sembrano buoni e sono considerati tali da molti, ma in realtà sono forze distruttive tra i discepoli di Gesù.
i. Questi due tipi di persone (malvagi e imbroglioni) andranno di male in peggio, seducendo ed essendo sedotti. Paolo ci dà un’idea di quante persone, tra il popolo di Dio, sono efficaci nel sedurre – sono le stesse ad essere sedotte.
ii. I motivi sono importanti, ma a volte diamo loro troppa importanza. Molti danni sono stati causati da persone che sono ingannate in buona fede e che cercano di fare cose sbagliate, spinti da ottimi propositi – e, siccome altri vedono i loro bellissimi cuori, accettano i loro inganni pericolosi. Non sempre possiamo basarci solamente sulle motivazioni altrui; dobbiamo anche misurare gli altri secondo la verità.
b. Tu però persevera nelle cose che hai imparato: Ecco il punto chiave di questa sezione, attorno al quale si sviluppa il resto della sezione stessa. Il comandamento in sé è abbastanza semplice da capire. Paolo dice a Timoteo di dimorare – è lo stesso verbo in greco antico usato da Giovanni: Dunque, dimori in voi ciò che avete udito dal principio (1 Giovanni 2:24).
i. Era come se Paolo avesse scritto: “Timoteo, hai imparato queste cose. In questo momento ci credi fermamente. Ora devi perseverare nelle cose che hai imparato. L’importante è dimorare in loro, continuare in loro e mai lasciarle andare”.
ii. Tu però: A.T. Robertson lo ha definito un “Contrasto enfatico”. Timoteo doveva opporsi con forza alla rotta intrapresa da altri uomini.
iii. Eppure, le parole “Tu però” si rifanno ad un altro concetto precedente, segnando un contrasto con quanto scritto prima nella lettera.
·Ci sono operai approvati e disapprovati – tu però persevera nelle cose che hai imparato.
·Ci saranno tempi pericolosi e uomini pericolosi negli ultimi giorni – tu però persevera nelle cose che hai imparato.
·Ci saranno difficoltà e talvolta persecuzioni seguendo il Signore – tu però persevera nelle cose che hai imparato.
c. Tu però persevera nelle cose che hai imparato: Il plurale indica che il comandamento è in qualche modo più esteso. Il fulcro è la fedeltà alla parola di Dio, ma attraverso la lettera vediamo che si fa riferimento a un modello di ministero.
i. Tutto questo era incentrato sulla parola di Dio, ma “le cose che hai imparato” sembrano essere più che semplici studi biblici di Paolo; erano certamente questi, ma includevano anche il suo modello di ministero.
ii. Questo modello di ministero non riguarda tanto i dettagli: per esempio, quando fare i culti, per quanto tempo, un programma delle cose da fare durante il culto e così via. L’enfasi è posta su un modello, una filosofia, che poi Timoteo doveva implementare nella propria situazione.
d. Tu però persevera nelle cose che hai imparato: Il resto del passo – fino al quarto capitolo – ci descrive semplicemente ciò che questo significa e perché era così importante che Timoteo lo mettesse in pratica.
i. È meraviglioso vedere che Dio ci dà dei motivi per continuare – non è solo: “Beh, questo è quello che facciamo” o “Lo abbiamo sempre fatto in questo modo”. Dio è abbastanza buono da fornirci delle ragioni.
e. E nelle quali sei stato confermato: Il concetto viene espresso al passato, come se si trattasse di qualcosa di cui Timoteo una tempo era sicuro, ma forse ora non lo era più. Magari vacillava di tanto in tanto; perciò, Paolo lo ha richiamato a questo.
f. Sapendo da chi le hai imparate: Persevera nelle cose che hai imparato, ricordandoti chi te le ha insegnate. Era come se Paolo avesse scritto: “Ricordati, Timoteo: hai imparato queste cose da me”. Paolo era troppo umile per pronunciare il proprio nome, ma sembra che intendesse proprio questo.
i. Esiste un dibattito sui manoscritti riguardo alla parola chi, se questa è singolare o plurale. Ritengo che il contesto ci spinga a considerarla al singolare; Paolo qui si riferisce alla propria influenza su Timoteo.
·Paolo lo ha portato a Cristo.
·Paolo gli ha dato l’opportunità di entrare nel ministero.
·Paolo lo ha istruito sia con la parola che con l’esempio.
·Paolo gli ha imposto le mani alla sua ordinazione.
·Paolo lo ha guidato e gli ha fatto da mentore durante il ministero.
ii. Pertanto, Timoteo doveva ricordare chi gli avesse insegnato queste cose, sapendo da chi le hai imparate. Il pensiero di Paolo includeva:
·Ricorda la fermezza e la fiducia con cui credo a queste cose.
·Ricorda l’amore con cui credo a queste cose.
·Ricorda l’urgenza con cui credo a queste cose.
g. E che sin da bambino hai conosciuto le sacre Scritture: Persevera nelle cose che hai imparato, che hai ricevuto in eredità. Questa verità non è iniziata con Timoteo e nemmeno con Paolo, ma fa parte di una lunga eredità che è stata trasmessa a Timoteo.
i. Sin da bambino indica che l’eredità gli era pervenuta mediante l’influenza di sua nonna e sua madre, rispettivamente Loide ed Eunice, le quali lo avevano istruito fin dalla tenera età.
ii. Timoteo ha imparato tutto questo sin da bambino. “La storia della Signora Elizabeth Wheatenhall, figlia del signor Anthony Wheatenhall, originario di Tenterden nel Kent, deceduta in veneranda età, è davvero memorabile. Essendo stata cresciuta dalla zia, Lady Wheatenhall, prima di compiere i nove anni (poco dopo averne compiuti otto), poteva recitare tutto il Nuovo Testamento a memoria; sì, se le si chiedeva dove si trovassero alcune parole, era in grado di citare libro, capitolo e versetto.” (Trapp)
iii. Sacre Scritture: È un riferimento all’Antico Testamento, perché è ciò che Timoteo avrebbe potuto apprendere da sua nonna Loide e da sua madre Eunice.
iv. Sin da bambino hai conosciuto: Timoteo aveva familiarità con la parola di Dio fin dai suoi primi anni; eppure, notate quanto è forte l’esortazione di Paolo a perseverare in essa! Non si dà nulla per scontato; ciò che non sfiora minimamente la mente di Paolo è un atteggiamento che dice: “Beh, naturalmente abbiamo tutti un fondamento biblico; possiamo ritenerci soddisfatti e passare avanti”. Paolo non aveva mai contemplato una cosa del genere – nemmeno riguardo a Timoteo, il suo protetto fidato.
h. Sin da bambino hai conosciuto le sacre Scritture: È come se Paolo dicesse questo: “Timoteo, persevera in ciò che hai ricevuto da me. Ma non dimenticare mai che non ha avuto inizio con me; è un’eredità che ti è stata trasmessa. Sei entrato in contatto con tutto questo molto prima di conoscermi. Sei entrato in contatto con questa eredità mediante le sacre Scritture”.
i. Siamo felici di appartenere alla stessa chiesa di Moody e Spurgeon, e di Lutero e Zwingli; la stessa chiesa di Wesley e Whitefield, e di Policarpo e Ignazio. Noi siamo parte di loro e loro sono parte di noi, perché siamo legati dalla nostra fiducia nello stesso Gesù, rivelatoci dalle medesime sacre Scritture.
i. Le quali ti possono rendere savio a salvezza, per mezzo della fede che è in Cristo Gesù: Persevera nelle cose che hai imparato a motivo del loro grande valore. Non c’è saggezza più grande di questa al mondo. La tua saggezza su altri 20 argomenti non significa nulla se non sei savio a salvezza.
i. È qualcosa che ogni generazione deve acquisire per sé stessa e a cui si deve poi aggrappare – l’apprezzamento per la sapienza della Bibbia e la rinuncia volontaria a tutta quella sapienza umana che si oppone o rimpiazza ciò che la Bibbia insegna.
ii. Non crediamo neanche per un momento che la semplice conoscenza della Bibbia sia in grado di salvare; ci sono quelli che conoscono bene le parole della Bibbia, ma non sono savi a salvezza. Cionondimeno, quelle stesse parole congiunte alla fede rendono savi a salvezza.
3. (16-17) Timoteo deve perseverare con fiducia nelle Sacre Scritture.
Tutta la Scrittura è divinamente ispirata e utile a insegnare, a convincere, a correggere e a istruire nella giustizia, affinché l’uomo di Dio sia completo, pienamente fornito per ogni buona opera.
a. Tutta la Scrittura: È un riferimento che va oltre le Scritture Ebraiche. Se Paolo avesse voluto intendere qui esattamente la stessa cosa che Timoteo conosceva fin da bambino, avrebbe detto “Quelle Scritture”, in riferimento al versetto 15, o avrebbe potuto semplicemente ripetere la frase esatta “sacre Scritture”.
i. Paolo ha usato un’espressione diversa in questo punto, perché riconosceva che ciò che Dio aveva portato attraverso gli apostoli e i profeti del suo tempo era anche Scrittura, era anche la parola ispirata di Dio. Ciò includeva quello che lui e altri sapevano stava emergendo come forma scritta del fondamento degli apostoli e dei profeti, che troviamo in Efesini 2:20.
ii. Era, inoltre, il compimento della promessa fatta da Gesù, che lo Spirito Santo avrebbe parlato agli apostoli e li avrebbe guidati in tutta la verità.
iii. Non c’è dubbio che Paolo la pensasse in questo modo – con la consapevolezza che Dio stava dando alla luce un Nuovo Testamento attraverso gli apostoli e i profeti del primo secolo.
·Paolo ordinò che le sue lettere fossero lette pubblicamente nella congregazione come si faceva con le Scritture Ebraiche (Colossesi 4:16, 1 Tessalonicesi 5:27).
·Paolo definì il proprio messaggio la parola di Dio (1 Tessalonicesi 2:13).
·In 1 Timoteo 5:18 Paolo affiancò una citazione dall’Antico Testamento ad alcune parole di Gesù riportate in Luca 10:7 e le chiamò entrambe “Scrittura”.
iv. Paolo non era l’unico a pensarla così. 2 Pietro 3:15b-16 esprime lo stesso pensiero, soprattutto quando Pietro annoverò gli scritti di Paolo tra le Scritture.
v. Tutto questo ci ricorda che persino in epoca Apostolica c’era la forte consapevolezza che Dio stava aggiungendo alla sacra Scrittura, proprio come promesso da Gesù, proprio come descritto da Paolo, proprio come inteso da Pietro.
b. Tutta la Scrittura è divinamente ispirata: Paolo esorta così Timoteo: “Persevera in queste cose perché la Bibbia proviene da Dio e non dall’uomo. È un libro ispirato da Dio, proceduto dal soffio di Dio stesso”.
i. Questo significa qualcosa di più che dire che Dio ha ispirato gli uomini che l’hanno scritta, anche se crediamo che lo abbia fatto; Dio ha anche ispirato le stesse parole che hanno scritto. Notiamo che non dice: “Tutti gli autori della Scrittura sono ispirati da Dio”, anche se è vero. Eppure, non è abbastanza. Le parole che hanno scritto sono state pronunciate da Dio.
ii. Non è che Dio abbia soffiato sugli autori umani. Questo è vero, ma non è quello che Paolo dice qui. Dice piuttosto che Dio ha soffiato su di loro la Sua Santa Parola.
iii. Alcuni protestano: “Questa affermazione non significa nulla, perché è autoreferenziale. Chiunque potrebbe scrivere un libro e dichiarare che è ispirato da Dio”. È ovvio, è autoreferenziale. È ovvio, la Bibbia stessa dichiara di essere la Sacra Scrittura. Se però non lo affermasse, i critici attaccherebbero la mancanza di tale affermazione dicendo: “La Bibbia stessa non rivendica una tale ispirazione”.
iv. Tuttavia, la differenza è che la dichiarazione della Bibbia di essere la Sacra Scrittura è stata testata e provata nel corso dei secoli. Ogni generazione dà vita a coloro che credono davvero di poter smentire la Bibbia una volta per tutte – eppure, ogni volta, non funziona mai, mai. La Bibbia sopravvive, si fortifica e influenza più di tutti i suoi critici. È un’incudine che ha consumato molti, molti martelli.
v. E al critico che afferma: “Chiunque potrebbe scrivere un libro e dire che è ispirato da Dio” diciamo semplicemente: “Per favore, fallo”. Scrivi il tuo libro, dagli ogni pretesa di ispirazione e vediamo come si confronta con la Bibbia in qualsiasi modo tu voglia confrontarlo. Invitiamo i critici della Bibbia più brillanti a darci un’altra Bibbia, qualcosa di più ispirato, qualcosa con maggiore potenza di trasformare vite. Il grande critico o professore o scettico è sicuramente più intelligente di un pescatore galileo di 2000 anni fa, avendo tutte le qualifiche, tutta la cultura, tutte le capacità intellettuali necessarie. Dovrebbe essere facile per loro scrivere qualcosa di più grandioso della Bibbia.
vi. Ma ovviamente questo è impossibile; la Bibbia non ha eguali e mai ne avrà. L’erba si secca, il fiore appassisce, ma la parola del nostro Signore rimane in eterno. Cosa si può paragonare alla Bibbia? Cos’è la pula per il grano?
·Non esiste un libro simile con la sua continuità e coerenza.
·Non esiste un libro simile con la sua onestà.
·Non esiste un libro simile con la sua diffusione.
·Non esiste un libro simile con la sua sopravvivenza.
·Non esiste un libro simile con la sua influenza e il suo potere di trasformare le vite.
c. Divinamente ispirata: Si può facilmente sostenere che la Bibbia sia un libro unico, ma non prova che sia ispirata da Dio. Per ottenere maggiori prove, si può guardare al fenomeno delle profezie adempiute.
i. Pietro scrive di come possiamo sapere che le Scritture sono realmente da Dio e parla della propria certezza, avendo visto Gesù miracolosamente trasfigurato davanti ai propri occhi e avendo udito una voce dal cielo che diceva: “Questi è il mio amato Figlio, in cui mi sono compiaciuto”. Eppure, Pietro afferma che abbiamo anche qualcosa di più certo di una voce dal cielo che attesta che la Bibbia è da Dio: Noi abbiamo anche la parola profetica più certa a cui fate bene a porgere attenzione, come a una lampada che splende in un luogo oscuro (2 Pietro 1:19).
ii. La capacità di Dio di predire con precisione nella Bibbia eventi futuri è il Suo modo di costruire delle prove per la Bibbia direttamente nel testo. Dimostra che è stata realizzata da Qualcuno che non solo può vedere il futuro, ma che può anche plasmarlo.
iii. Ad esempio, ci sono almeno 332 predizioni distinte dell’Antico Testamento riguardanti il Messia che Gesù ha adempiuto alla perfezione (come la Sua nascita a Betlemme, la Sua uscita dall’Egitto, la Sua guarigione dei malati, la Sua morte sulla croce e così via). Nel complesso, la combinazione di queste prove è assolutamente schiacciante.
iv. Il professore Peter Stoner ha calcolato che la probabilità che un uomo realizzi otto di queste profezie è una su 100.000.000.000.000.000 (10 elevato alla 17); una quantità tale in dollari d’argento coprirebbe lo stato del Texas con uno strato alto circa 60 cm. Stoner dice che, se invece si prendono in esame 48 di quelle profezie, le probabilità diventano una su 10 elevato alla 157.
d. Tutta la Scrittura è divinamente ispirata: Ricorda che si può credere all’ispirazione della Bibbia in principio, ma negarla nella pratica.
·Lo facciamo forzando il nostro pensiero sul testo invece di lasciare che parli da sé.
·Lo facciamo mettendo più di noi stessi nel messaggio di quanto Dio dice.
·Lo facciamo interessandoci di più alle nostre opinioni quando predichiamo invece di illustrare e proclamare ciò che Dio ha detto.
·Lo facciamo con uno studio pigro e un’esposizione superficiale.
·Invece, onoriamo Dio e la Sua parola, per quanto possibile, semplicemente lasciando che il testo spieghi, insegni e parli da sé.
i. “Le false dottrine non possono avere a lungo la meglio dove si leggono e si studiano le Sacre Scritture. L’errore predomina solo dove il libro di Dio è negato al popolo. La religione che teme la Bibbia non è la religione di Dio.” (Clarke)
ii. Nel 2005 il London Times ha riportato che un nuovo “documento didattico”, emesso dai vescovi cattolici romani di Inghilterra, Galles e Scozia, avverte che i cattolici non dovrebbero prendere la Bibbia alla lettera – che non è infallibile. “Non dovremmo aspettarci di trovare nella Scrittura piena accuratezza scientifica o perfetta precisione storica”, si afferma nell’opuscolo Il Dono della Scrittura. Per cui, quali sono le cose non accurate? La creazione, per esempio. La Genesi, scrivono, ha due storie della creazione diverse, talvolta contrastanti, e non la si può quindi considerare “storica”. Piuttosto, dicono i vescovi, contiene solamente delle “tracce storiche”.
e. Tutta la Scrittura: Questo ci dice quanto della Bibbia sia ispirato da Dio. Il grande studioso di greco Dean Alford comprese che questo significa “ogni parte della Scrittura”.
i. Alcuni cercano di distorcere questo – cercano di fargli dire: “Tutta la Scrittura che è ispirata da Dio è utile” e così via. Così facendo, si investono del ruolo di massima autorità, perché poi ci diranno cosa è ispirato e cosa no.
ii. Affermano che la grammatica è abbastanza elastica in questa affermazione da permettere questa traduzione: “Tutta la Scrittura che è divinamente ispirata è utile”. Ma questo è un approccio disonesto nei confronti del testo e ignora una parola decisiva presente sia nella traduzione italiana che in quella in greco antico: la congiunzione e.
iii. La posizione della e nel testo rende chiaro che Paolo sta dichiarando due verità sulla Scrittura: che è divinamente ispirata e che è utile; non dice che solo le parti ispirate da Dio sono utili.
iv. Perciò, lo crederemo per sempre: la Scrittura è tutta ispirata e tutta utile. Poiché proviene da un Dio perfetto, è perfetta e senza errori nei testi originali; ciò che abbiamo davanti a noi sono copie straordinariamente fedeli di ciò che è stato scritto in origine.
v. L’affidabilità delle nostre copie dei testi originali è una questione che può essere verificata dalla scienza e dalla ricerca e, anche se alcuni errori sono stati commessi nella copiatura della Scrittura nel corso dei secoli, oggi abbiamo un Nuovo Testamento dove non più di un millesimo del testo è messo in discussione – e nessuna dottrina significativa ne fa parte. I numeri per l’Antico Testamento sono ancora più impressionanti.
vi. C’è qualcos’altro che possiamo dire sulla Bibbia: essa è vera. E sebbene la Bibbia non sia un libro di testo scientifico, quando si parla di questioni di scienza in quanto scienza (non con figure retoriche o iperboli poetiche), essa è vera.
f. E utile: Paolo esortava così: “Timoteo, persevera in queste cose perché la Bibbia è utile, utile in molti modi”.
i. Utile a insegnare: ci rivela la verità su Dio, sull’uomo, sul mondo in cui viviamo e sul mondo a venire.
ii. Utile a convincere e a correggere: con l’autorità di riprenderci e correggerci. Siamo tutti sotto l’autorità della parola di Dio e, quando la Bibbia mette in luce che la nostra dottrina o la nostra condotta è sbagliata, allora è sbagliata.
iii. Utile a istruire nella giustizia: ci dice come vivere nella vera giustizia. Qui c’è forse un accenno di grazia, perché Paolo sapeva cosa fosse la vera giustizia in contrapposizione alla falsa giustizia legalistica da cui dipendeva prima della sua conversione.
iv. Tutto questo significa qualcos’altro di molto semplice: siamo in grado di comprendere la Bibbia. Se la Bibbia non potesse essere capita, non ci sarebbe nulla di utile in essa.
v. È utile quando la intendiamo letteralmente. Quando diciamo che prendiamo la Bibbia alla lettera, capiamo anche che significa che la prendiamo come vera inserita nel suo contesto letterario. Quando la Bibbia si esprime attraverso la poesia, usa figure retoriche che potrebbero non essere vere da un punto di vista letterale. Un esempio è quando Davide disse: Ogni notte allago di pianto il mio letto e faccio scorrere le lacrime sul mio giaciglio in Salmo 6:6. Ovviamente, si espresse usando una metafora poetica e non allagò veramente il suo letto di lacrime. Quando la Bibbia parla di storia, è storicamente vera; quando parla per profezia, è profeticamente vera.
g. Affinché l’uomo di Dio sia completo, pienamente fornito per ogni buona opera: Paolo esortava così: “Timoteo, persevera in queste cose perché la Bibbia ti rende completo e pienamente fornito per ogni buona opera”.
i. Completo non significa che l’intera vita cristiana riguardi la lettura della Bibbia o che l’unica cosa importante in un buon ministero sia un buon insegnamento biblico.
ii. Completo significa che la Bibbia mi guida in tutto ciò di cui ho bisogno. Se sarò sia ascoltatore che facitore della parola, sarò completo come cristiano, pienamente fornito per ogni buona opera. Questo ci ricorda che non ci occupiamo di fondare dei club di apprezzamento dei sermoni, ma di equipaggiare i santi per l’opera del ministero.
iii. Pertanto, non trascuro la preghiera, l’adorazione, l’evangelizzazione o le buone opere verso un mondo bisognoso – perché la Bibbia stessa mi dice di fare queste cose. Se sarò sia ascoltatore che facitore della parola, sarò completo.
h. Affinché l’uomo di Dio sia completo: Quando ci avviciniamo alla Bibbia e permettiamo a Dio di parlarci, essa ci cambia – ci rende completi e ci trasforma.
i. Un modo in cui la Bibbia ci trasforma è attraverso la nostra comprensione. Romani 12: 2 dice: E non vi conformate a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza qual sia la buona, accettevole e perfetta volontà di Dio. Quando permettiamo alla Bibbia di guidare il nostro modo di pensare, la nostra mente viene rinnovata e trasformata; di conseguenza, iniziamo a pensare effettivamente come pensa Dio.
ii. Ma c’è un altro livello su cui la Bibbia ci trasforma: con un’opera spirituale, una benedizione spirituale che Dio opera in noi quando ci avviciniamo alla Bibbia e permettiamo a Lui di parlarci. È un’opera spirituale che va oltre la nostra comprensione intellettuale, con grande potenza spirituale che va oltre il nostro intelletto:
·La Bibbia ci dà la vita eterna (1 Pietro 1:23).
·La Bibbia ci purifica spiritualmente (Efesini 5:26).
·La Bibbia ci dà potenza contro gli spiriti demoniaci (Efesini 6:17).
·La Bibbia ha la potenza spirituale necessaria per guarire i nostri corpi (Matteo 8:16).
·La Bibbia ci dona forza spirituale (Salmo 119:28).
·La Bibbia ha la potenza di edificare spiritualmente la fede in noi (Romani 10:17).
iii. Poiché la Parola di Dio opera su questo livello spirituale, non dobbiamo comprenderla tutta affinché agisca efficacemente nelle nostre vite. Molte persone si scoraggiano, perché sentono di non ottenere molto quando leggono la Bibbia da sole, e così si arrendono. Dobbiamo adoperarci per comprendere la Bibbia al meglio delle nostre capacità e leggerla attentamente e accuratamente, ma ci porterà comunque benefici a livello spirituale anche quando non la comprendiamo interamente a livello intellettuale.
iv. Un critico una volta scrisse una lettera a una rivista dicendo: “Nel corso degli anni credo di essere andato in chiesa più di mille volte e non riesco a ricordare il contenuto specifico nemmeno di un sermone. A che mi è servito andare in chiesa mille volte?” La settimana successiva qualcuno rispose: “Negli ultimi anni ho mangiato più di mille pasti preparati da mia moglie. Non riesco a ricordare il menu specifico di nessuno di quei pasti. Eppure, mi hanno nutrito man mano, senza i quali sarei un uomo molto diverso!” La Bibbia compirà la sua opera spirituale in noi, se glielo permetteremo.
v. Paolo ha iniziato il capitolo avvertendo Timoteo dei tempi difficili. Alcuni cristiani si fanno trascinare via da questi tempi difficili e altri si nascondono. Nessuna delle due opzioni è giusta per noi. Dobbiamo essere forti e rimanere nella Parola di Dio.
© 2021 The Enduring Word Bible Commentary by David Guzik – ewm@enduringword.com