2 Pietro 2




2 Pietro 2 – L’Ascesa e la Caduta dei Falsi Dottori

A. Fatti riguardanti i falsi dottori.

1. (1) La presenza e l’opera dei falsi dottori.

Or vi furono anche dei falsi profeti fra il popolo, come pure vi saranno fra voi dei falsi dottori che introdurranno di nascosto eresie di perdizione e, rinnegando il Padrone che li ha comprati, si attireranno addosso una fulminea distruzione.

a. Or vi furono anche dei falsi profeti: Così come santi uomini di Dio hanno parlato, perché spinti dallo Spirito Santo (2 Pietro 1:21), vi erano anche falsi profeti e falsi dottori, allora come adesso. Pietro elaborò quest’espressione considerandola un dato di fatto, non soltanto una possibilità, e disse che si trovavano fra voi, non solo al di fuori della chiesa.

i. “Tra i Giudei non c’erano solo santi uomini di Dio, i quali profetizzavano per ispirazione divina, ma c’erano anche falsi profeti, le cui profezie provenivano dalla loro stessa immaginazione, pervertendo molti.” (Clarke)

b. Che introdurranno di nascosto eresie di perdizione: I falsi dottori operano di nascosto. Ciò non significa che il loro insegnamento sia segreto, ma la natura ingannevole del loro insegnamento è nascosta. Nessun falso dottore si proclamerebbe mai come tale.

c. Eresie di perdizione: I falsi dottori introducono eresie di perdizione che distruggono, raccontando menzogne su Gesù Cristo e la Sua opera per noi e in noi. Da queste eresie le persone vengono ferite e distrutte. L’eresia non è innocua.

d. Rinnegando il Padrone che li ha comprati: I falsi dottori rinnegano il Padrone che li ha comprati. In questo passo Pietro afferma che, come minimo, sembrano essere salvati, altrimenti non avrebbe mai detto che il Signore li ha comprati. Allo stesso tempo, sono dottori falsi e distruttivi.

i. Anche una persona che sembra percorrere un cammino e una relazione di devozione verso Gesù Cristo può comunque introdurre eresie di perdizione. Spesso gli uomini buoni che insegnano menzogne causano i danni peggiori. Le loro menzogne sono accolte molto più facilmente a motivo del loro buon carattere.

e. Si attireranno addosso una fulminea distruzione: Ai falsi dottori viene promessa una fulminea distruzione, anche se secondo molti non vengono giudicati abbastanza velocemente.

2. (2) La fama dei falsi dottori.

E molti seguiranno le loro deleterie dottrine, e per causa loro la via della verità sarà diffamata.

a. Molti seguiranno le loro deleterie dottrine: Ciò ci ricorda che i falsi dottori possono diventare popolari. Solo perché qualcosa riesce ad attirare una folla, non significa che viene da Dio. Noi sappiamo che l’opera di Dio porterà sempre frutto, ma anche l’opera del diavolo può crescere.

i. L’aspetto più angosciante dell’opera dei falsi profeti non è il fatto che sono fra voi (2 Pietro 2:1). I falsi dottori sono sempre stati e sempre saranno tra i cristiani. Il fatto più angosciante è che tantissimi cristiani seguiranno le loro deleterie dottrine.

b. Per causa loro la via della verità sarà diffamata: Quando i falsi dottori sono all’opera e quando le folle li seguono, la via della verità è diffamata. L’onore e il santo nome di Dio vengono infamati.

3. (3) La strategia e il destino dei falsi dottori.

E nella loro cupidigia vi sfrutteranno con parole bugiarde; ma la loro condanna è da molto tempo all’opera e la loro rovina non si farà attendere.

a. Nella loro cupidigia: I falsi dottori si servono della cupidigia, sia della propria che di quella dei loro seguaci. Molti falsi dottori, oggi come in tempi passati, presentano un vangelo che si concentra essenzialmente sull’autocompiacimento. Il tutto viene presentato con parole bugiarde, dato che i falsi insegnamenti non avvertono mai della propria presenza.

b. La loro condanna è… all’opera e la loro rovina non si farà attendere: Pietro ci assicura che i falsi dottori saranno giudicati. Nonostante sembri che prosperino, il loro giudizio è all’opera. L’ira di Dio si riversa su di loro anche permettendo loro di continuare, accrescendo così in loro stessi la condanna e la durezza di cuore.

B. Dio sa come occuparsi sia dei giusti che degli empi.

1. (4-6) Gli empi saranno giudicati.

Se Dio infatti non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma li cacciò nel tartaro tenendoli in catene di tenebre infernali, per esservi custoditi per il giudizio; e non risparmiò il mondo antico ma salvò con altre sette persone Noè, predicatore di giustizia, quando fece venire il diluvio sul mondo degli empi, e condannò alla distruzione le città di Sodoma e di Gomorra, riducendole in cenere, e le fece un esempio per coloro che in avvenire sarebbero vissuti empiamente,

a. Se Dio infatti non risparmiò gli angeli che avevano peccato: Dio giudicò questi angeli malvagi, mettendoli in catene di tenebre. Apparentemente alcuni angeli caduti sono in schiavitù, mentre altri sono liberi e attivi sulla terra come demoni.

i. Il peccato degli angeli viene osservato principalmente in due situazioni: nella ribellione originale di alcuni angeli contro Dio e nel peccato dei “figli di Dio” descritto in Genesi 6:1-2.

ii. È chiaro che ad un certo punto gli esseri angelici attraversarono un periodo di prova e di scelta, in cui il loro futuro sarebbe stato determinato. “Non sappiamo quanto sia durata questa prova per loro, né quale fosse la prova specifica della loro fedeltà; non sappiamo quale fosse il loro peccato; né quandocome caddero. Giuda dice che non conservarono il loro primiero stato ma che lasciarono la loro propria dimora, il che sembra indicare che fossero insoddisfatti della loro sorte e che aspirassero a più alti onori, o forse al dominio celeste.” (Clarke)

iii. Probabilmente il peccato di Satana e dei suoi angeli (Apocalisse 12:4, 12:7) fu causato dal piano di Dio per l’umanità.

·L’uomo è fatto a immagine di Dio (Genesi 1:26), gli angeli no. Satana e i suoi angeli mal sopportavano il piano di creare un essere che fosse più strettamente legato a Dio di quanto lo fossero loro.

·Sebbene l’umanità sia inferiore agli angeli in dignità (Ebrei 2:6-7a, 2 Pietro 2:11), è compito degli angeli servirla (Ebrei 1:14, 2:7-8, Salmi 91:11-12). Satana e i suoi angeli mal sopportavano un piano che avrebbe ordinato loro di servire esseri inferiori.

·L’umanità redenta sarà innalzata in onore e rango al di sopra di tutti gli esseri angelici (1 Corinzi 6:3; 1 Giovanni 3:2). Satana e i suoi angeli mal sopportavano un piano che avrebbe glorificato questi esseri inferiori al di sopra di loro.

iv. “Scaturì dall’ammirazione dei propri doni, fu confermata dall’orgoglio e dall’ambizione, fu perfezionata dall’invidia, fomentata dal decreto di esaltare la natura dell’uomo al di sopra degli angeli in Cristo e per mezzo di Cristo.” (Trapp)

v. Allo stesso tempo, non possiamo dire con certezza di sapere perché gli angeli peccarono, dal momento che le Scritture non ci danno più che qualche accenno.

b. Li cacciò nel tartaro tenendoli in catene di tenebre infernali: Non essendo rimasti al loro posto, sono ora tenuti in catene di tenebre infernali. La loro ricerca peccaminosa della libertà li ha ridotti in schiavitù.

i. Coloro che si ostinano a esercitare la libertà di fare quello che vogliono sono simili a questi angeli: così “liberi” da essere legati con catene di tenebre infernali (una forte descrizione poetica della loro miserabile schiavitù). La vera libertà scaturisce dall’obbedienza.

ii. Li cacciò nel tartaro: L’antica parola greca tradotta tartaro è letteralmente Tartarus. Nella mitologia greca, il Tartarus era l’inferno più profondo, un luogo di castigo riservato agli dèi ribelli. Pietro prese in prestito questo termine per indicare il luogo di castigo degli angeli che avevano peccato.

iii. Gli angeli hanno un mandato importante e rendono un alto servizio a Dio; eppure, era ancora possibile per loro cadere. Dovremmo prendere esempio da questo. Inoltre, comprendiamo che, per certi versi, i nostri peccati possono essere peggiori di quelli degli angeli. “Io rispondo che il diavolo non ha mai rifiutato la grazia gratuita e un amore che si è sacrificato; il diavolo non ha mai lottato contro lo Spirito Santo nella propria coscienza; il diavolo non ha mai rifiutato la misericordia di Dio. Tali supremi apici di malvagità vengono raggiunti solamente da voi che siete uditori del vangelo e che, ciononostante, ve ne gettate il prezioso messaggio alle spalle.” (Spurgeon)

c. E non risparmiò il mondo antico: Dio giudicò il mondo antico, il mondo prima del diluvio di Noè, poiché l’Eterno vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che tutti i disegni dei pensieri del loro cuore non erano altro che male in ogni tempo (Genesi 6:5).

d. E condannò alla distruzione le città di Sodoma e di Gomorra, riducendole in cenere: Dio giudicò le città di Sodoma e Gomorra, rendendole un esempio del Suo giudizio, siccome il grido che sale da Sodoma e Gomorra è grande e siccome il loro peccato è molto grave (Genesi 18:20).

e. Le fece un esempio per coloro che in avvenire sarebbero vissuti empiamente: Questi tre esempi di giudizio ci mostrano l’importante principio che Pietro vuole evidenziare.

·Dio giudicò gli angeli che avevano peccato, pertanto nessuno è così elevato da non poter essere giudicato.

·Dio giudicò il mondo antico prima del diluvio, pertanto Dio non giudica mettendo a confronto uomini con altri uomini.

·Dio giudicò Sodoma e Gomorra, pertanto anche coloro che prosperano posso essere giudicati.

i. Perciò, gli empi non hanno motivo di pensare di poter sfuggire al giudizio di Dio. Il loro giudizio imminente è certo. Come disse Gesù in Luca 10:10-12, per coloro che rifiutano la verità “in quel giorno Sodoma sarà trattata con più tolleranza”.

2. (7-9) I giusti saranno liberati.

E scampò invece il giusto Lot, oppresso dalla condotta immorale di quegli scellerati (quel giusto infatti, per ciò che vedeva e udiva mentre abitava in mezzo a loro, tormentava ogni giorno la sua anima giusta a motivo delle loro opere malvagie), il Signore sa liberare i pii dalla prova e riservare gli ingiusti per essere puniti nel giorno del giudizio,

a. E scampò invece il giusto Lot: Pietro ci ha già detto come il Signore liberò Noè (2 Pietro 2:5). Adesso, ci mostra come il Signore liberò il giusto Lot.

i. “La protezione e la liberazione di Lot diedero all’apostolo l’occasione di osservare come Dio sapesse anche salvare oltre che distruggere; e che la sua bontà lo portò a salvare il giusto Lot, così come la sua giustizia lo portò a distruggere i ribelli nei casi già citati.” (Clarke)

b. E scampò invece il giusto Lot: Lot era giusto agli occhi di Dio, anche se forse era difficile per gli altri riconoscere la sua giustizia. Eppure, la malvagità di Sodoma e di Gomorra tormentava ogni giorno la sua anima giusta.

i. L’anima di Lot era tormentata, ma egli non riuscì a portare avanti una condotta pia e a separare sé stesso e la sua famiglia dall’empietà di Sodoma e Gomorra. Il Signore scampò Lot a motivo della sua giusta anima; eppure, Lot perse tutto il resto a causa della sua eccessiva vicinanza a quelle città malvagie.

c. Il Signore sa liberare i pii dalla prova: Proprio come il Signore liberò Lot, così Egli sa come liberarci dalla prova che affrontiamo e sa come riservare gli ingiusti per il giorno del giudizio. Possiamo confidare nella liberazione dei pii da parte di Dio perché è altrettanto certa quanto il Suo giudizio degli empi.

i. Il Signore sa: Possiamo avere grande fiducia in questo. Molte volte non sappiamo, ma il Signore sa. Questo è un buon principio sia per la vita che per la dottrina. “Per esempio, a volte ci interfacciamo con dottrine che ci lasciano perplessi; forse ci sforziamo di conciliare la predestinazione di Dio con la libertà delle azioni umane. È meglio non addentrarsi troppo in quelle acque profonde, per non perdersi in un abisso. ‘Il Signore sa’.” (Spurgeon)

ii. È stata fatta una “prenotazione” a nome degli ingiusti: a loro è riservato il giorno del giudizio. Ma per i credenti questa riserva non c’è. Dio ci libererà dal giorno del giudizio, dal tempo dell’ira che Egli riverserà sulla terra (Apocalisse 3:10).

iii. “Secondo la Bibbia RSV, e ritengo che la traduzione sia corretta, il castigo è già iniziato. Il Signore sa come procedere fin d’ora punendo gli empi.” (Spurgeon)

iv. “Pietro (se mai qualcuno) potrebbe ben dire: ‘Il Signore sa come liberare i suoi’, visto che lui stesso era stato liberato in maniera insolita, Atti 12” (Trapp). In Atti 12, Dio liberò Pietro straordinariamente dalla prigione e consegnò Erode dolorosamente al giudizio. Dio sa come fare entrambe le cose.

C. Una descrizione degli empi in mezzo a loro.

1. (10-11) Sono carnali e orgogliosi.

Specialmente coloro che seguono la carne nei suoi desideri corrotti e disprezzano l’autorità. Essi sono audaci, arroganti e non hanno timore di dir male delle dignità; mentre gli angeli stessi, benché siano superiori per forza e per potenza, non portano contro di esse alcun giudizio oltraggioso davanti al Signore.

a. Specialmente coloro che seguono la carne: A questi empi è riservato il giudizio in modo particolare. Vivono secondo la carne, non secondo lo spirito, e sono segnati dalla corruzione.

b. Essi sono audaci, arroganti: Questi empi sono orgogliosi nel loro disprezzo verso l’autorità. Nella loro audacia parlano male anche delle potenze spirituali (Satana e i suoi demoni), di cui gli stessi angeli non ardiscono dir male, ma che sgridano nel nome del Signore.

i. Buona parte di ciò che viene fatto sotto il nome di guerra spirituale mostra questo tipo di orgoglio e di audacia. Mentre riconosciamo la nostra autorità in Gesù, ci rendiamo conto che è solo in Gesù che l’abbiamo – e lasciamo ogni giudizio oltraggioso a Lui soltanto.

c. Mentre gli angeli stessi, benché siano superiori per forza e potenza, non portano… alcun giudizio oltraggioso: Con queste parole Pietro contrappone il comportamento di coloro che seguono la carne agli angeli, cioè a quelli fedeli. Gli angeli fedeli non hanno denigrato o esagerato in quello che hanno detto o come hanno rappresentato i peccati altrui; lo hanno fatto coloro che seguivano la carne.

2. (12-13a) Il loro destino spirituale è segnato.

Ma costoro, come bestie irragionevoli, per natura generate ad essere prese e distrutte, parlano male delle cose che non conoscono e nella loro corruzione saranno annientati, ricevendo così il salario della loro malvagità. Essi stimano un piacere fare baldoria in pieno giorno;

a. Come bestie irragionevoli: Siccome agiscono nella carne e non nello spirito, sono simili agli animali. Sono adatti solo alla distruzione (per natura generate ad essere prese e distrutte) e ne sono ignari.

b. Ricevendo così il salario della loro malvagità: Gli empi saranno “compensati” per la loro malvagità – e le loro vite carnali riceveranno il salario della…malvagità.

i. “Ciò facevano questi uomini malvagi, che turbavano il popolo di Pietro, era affermare che amavano e servivano Cristo, mentre le cose che insegnavano e facevano ne costituivano un rifiuto assoluto.” (Barclay)

3. (13b-17) Un elenco dei peccati dei falsi dottori.

Sono macchie ed infamia e, mentre prendono parte ai vostri conviti, gioiscono nei loro inganni. Hanno occhi pieni di adulterio e che non cessano mai di peccare; adescano le anime instabili; hanno il cuore esercitato alla cupidigia e sono figli di maledizione. Essi, abbandonata la retta via, si sono sviati seguendo la via di Balaam, figlio di Beor, che amò il salario d’iniquità, ma fu ripreso per la sua prevaricazione: un’asina muta, parlando con voce umana, represse la follia del profeta. Costoro sono fonti senz’acqua, nuvole sospinte dalla tempesta, ai quali è riservata la caligine delle tenebre infernali per sempre.

a. Mentre prendono parte ai vostri conviti: Questi falsi dottori malvagi sono una presenza pericolosa e corruttrice nel corpo di Cristo, che non solo ingannano altri ma anche sé stessi.

i. “Il termine qui reso con tumulto [gioiscono] deriva da una radice che significa rompere, perché non c’è nulla che rompa ed eviri le menti degli uomini come il tumulto e la baldoria; il lusso attrae lo spirito di un uomo e lo dissolve.” (Trapp)

b. Hanno occhi pieni di adulterio: Il loro cuore è rivolto alla carne e i loro occhi all’adulterio, sia spirituale che sessuale. Predano gli instabili per unirsi a loro nelle loro vie (adescano le anime instabili).

i. Letteralmente, Pietro scrive che i loro occhi sono pieni di una donna adultera. “Bramano ogni ragazza che vedono; considerano ogni femmina una potenziale adultera.” (Green)

c. Hanno il cuore esercitato alla cupidigia: Sono equipaggiati non per il ministero, ma solo per un guadagno egoistico – sono in tutto e per tutto figli di maledizione. Tutti noi esercitiamo i nostri cuori in qualcosa, che sia nella cupidigia e nella lussuria, o nella santità.

i. “La metafora è tratta dalle agonistae nei giochi greci, che si esercitavano in imprese come la lotta, il pugilato, la corsa, ecc., nelle quali si proponevano per contendere nei giochi pubblici. Queste persone avevano addestrato i loro cuori in pratiche nefaste; si erano esercitate fino ad essere perfettamente esperte in tutte le arti di seduzione, sopraffazione e ogni tipo di frode.” (Clarke)

d. Seguendo la via di Balaam: Sono come Balaam, che fu colpevole del più grande dei peccati: indurre gli altri al peccato per il proprio tornaconto. Balaam dovette essere trattenuto da un’asina muta perché non voleva ascoltare Dio.

e. Costoro sono fonti senz’acqua: Questi falsi dottori malvagi sono vuoti, inutili come delle fonti senz’acqua, come nuvole che portano solo tenebre e nessuna pioggia nutriente.

4. (18-19) Il fascino dei falsi dottori.

Infatti con discorsi oltremodo gonfi e vani adescano, mediante le passioni della carne e la scostumatezza, coloro che erano veramente sfuggiti da quelli che vivono nell’errore; mentre promettono loro libertà, essi stessi sono schiavi della corruzione, perché uno diventa schiavo di ciò che lo ha vinto.

a. Con discorsi oltremodo gonfi e vani: Il messaggio dei falsi dottori malvagi è privo di reale contenuto spirituale, sebbene sia gonfio di parole. La loro propensione è verso le passioni della carne che si trovano nel loro pubblico, proprio come le folle che volevano il pane da Gesù, ma non volevano Lui (Giovanni 6:25-27, 6:47-66).

b. Mentre promettono libertà, essi stessi sono schiavi: Promettono libertà, ma la libertà non si può assolutamente trovare nella carne, ma solamente nello Spirito di Dio. La libertà non si trova in ciò che Gesù può darci, ma solo in Gesù stesso. Quando ricerchiamo la libertà nel modo sbagliato, diventiamo schiavi della corruzione (decomposizione e morte).

c. Uno diventa schiavo di ciò che lo ha vinto: Nell’essere sopraffatti dalla carne e dai falsi dottori, questi malcapitati sono diventati schiavi di entrambi.

5. (20-22) Il pericolo di allontanarsi e di seguire i falsi dottori.

Quelli infatti che sono fuggiti dalle contaminazioni del mondo per mezzo della conoscenza del Signore e Salvatore Gesù Cristo, se sono da queste di nuovo avviluppati e vinti, la loro ultima condizione è peggiore della prima. Poiché sarebbe stato meglio per loro non aver conosciuto la via della giustizia, anziché, dopo averla conosciuta, voltar le spalle al santo comandamento che era stato loro dato. Ma è avvenuto loro ciò che dice un vero proverbio: «Il cane è tornato al suo vomito», e «la scrofa lavata è tornata a voltolarsi nel fango».

a. La loro ultima condizione è peggiore della prima: È meglio per una persona non aver mai conosciuto nulla di Gesù che udire qualche verità, aggrapparsi ad essa per un periodo e poi rifiutarla. Una rivelazione più grande comporta una maggiore responsabilità.

i. La loro ultima condizione è peggiore della prima perché sono ritornati alle contaminazioni del mondo. “Queste [contaminazioni] sono chiamate miasmata, elementi che infettano, inquinano e contaminano… Sant’Agostino ha aggiunto a quest’immagine qualche dettaglio in più: ‘Il mondo intero’, dice, ‘è un gigante uomo ammalato, che si estende da est a ovest e da nord a sud; e per guarire questo grande uomo malato, il Medico onnipotente è disceso dal cielo’.” (Clarke)

b. Sarebbe stato meglio per loro non aver conosciuto la via della giustizia: Pietro descrive un’immagine che certamente sembra delineare delle persone che perdono la salvezza.

·Parla di coloro che sono fuggiti dalle contaminazioni del mondo.

·Parla di coloro che lo hanno fatto per mezzo della conoscenza del Signore e Salvatore Gesù Cristo.

·Parla di coloro che una volta avevano conosciuto la via della giustizia.

i. I cristiani discutono animatamente sulla questione se sia possibile o meno che un vero cristiano perda la sua condizione di vero cristiano e che vada in perdizione. Forse il modo migliore di comprendere la questione è dire che è certamente vero che coloro che sembrano salvati – coloro che corrispondono alla descrizione di Pietro qui riportata – possano finire in una situazione in cui sarebbe stato meglio per loro non aver conosciuto la via della giustizia.

ii. A tal riguardo, quelli con una prospettiva Riformata diranno che costoro non sono mai stati salvati veramente; quelli con una prospettiva Arminiana diranno che sono stati salvati veramente, ma poi hanno perso la loro salvezza. Dividersi aspramente lungo le linee di questo dibattito, che si concentra su cose inconoscibili per chi osserva dall’esterno, sembra ricadere nella descrizione della persona che ha un interesse morboso in questioni e dispute di parole, riportata in 1 Timoteo 6:4.

c. Il cane è tornato al suo vomito: La natura tipica di un cane si vede dal modo in cui ritorna al vomito della carne e del mondo. Egli è come le bestie irragionevoli descritte in 2 Pietro 2:12, più animale che pio perché vive per la carne.

i. “Il cane che si è liberato della corruzione al suo interno vomitandola non può lasciarla perdere; va di nuovo ad annusare il vomito.” (Green)

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